Televisione
June 28 2021
Meno di una settimana dopo la presentazione deipalinsesti Rai 2021/2022, orfani dopo vent'anni delle nuove puntate de Il commissario Montalbano, ecco il colpo di scena: Luca Zingaretti & co. dovrebbero tornare sul set nel 2022 per girare due nuove puntate dell'iconica serie di Rai1. Per la verità, la conferma ufficiale da parte di Rai Fiction e della Palomar, la casa di produzione di Carlo Degli Espositi, ancora non c'è ma a scatenare le indiscrezioni è una fonte autorevole, Angelo Russo, l'interprete del mitologico Catarella: in un'intervista, l'attore siciliano si è infatti lasciato scappare alcune inaspettate novità sul futuro della serie tratta dai libri di Andrea Camilleri.
Di pirsona pirsonalmente, l'indimenticabile Catarella ha dunque spiazzato i fan e azzerato ogni previsione: Il metodo Catalanotti non sarà il gran finale de Il Commissario Montalbano, per altro visto da 9 milioni di telespettatori con il 38,4% di share. Stando a quanto anticipato da Angelo Russo, nel 2022 il cast tornerà sul set: «La Palomar ci ha confermato che gireremo altre due puntate per chiudere il cerchio, tra cui anche Riccardino, ma non abbiamo ancora una data certa. L'unica cosa sicura che sappiamo è che i due episodi si gireranno, come ha confermato dalla Palomar a tutto il cast storico della serie che ha già firmato l'opzione», ha rivelato l'attore all'emittente siciliana Teleiblea.
Dopo quindici stagioni e trentasette episodi girati, in molti pensavano che Montalbano si sarebbe congedato con Il metodo Catalanotti - episodio per altro molto contestato dai fan, soprattutto per il modo in cui il poliziotto chiude la sua storia con la storia fidanzata Livia (Sonia Bergamasco) e si butta tra le braccia di Antonia (Greta Scarano) - e invece sono in arrivato altri due episodi. Il primo è quello tratto da Riccardino, che Andrea Camilleri scrisse nel 2005 e che uscì postumo nel 2020, mentre il secondo dovrebbe essere Il cuoco dell'Alcyon, uscito nel 2019.
L'altro nodo da sciogliere riguarda la regia dei due episodi inediti. Dopo la morte del regista Alberto Sironi, fu Luca Zingaretti a dirigere il progetto, visto che ne conosceva tutti i segreti e ogni dettagli. «Le ultime regie le ho fatte io, ma ora non so se credere il testimone e finire in bellezza o visto che siamo arrivati fino a qua fare gli ultimi cento metri, se fare un anno sabbatico o, dopo vent'anni, un congedo definitivo», raccontò l'attore nell'agosto del 2020. A un anno di distanza, avrebbe dunque scelto di fare lo sprint finale. Nel frattempo si è concentrato su altro: non solo ha esordito come produttore in tv con Lolita Lobosco, la serie di Rai1 con la moglie Luisa Ranieri che ha conquistato ottimi ascolti, ma ha girato anche un progetto con Sky. Zingaretti è infatti il protagonista di Il re, il primo prison drama italiano, prodotto da Lorenzo Mieli e The Apartment con Wildside: l'attore si cala in un ruolo completamente inedito per lui, quello di un controverso direttore di un carcere di frontiera, sovrano assoluto di una struttura - il San Michele - in cui nessuna delle leggi dello Stato ha valore, perché il bene e il male dipendono unicamente dal suo giudizio. Nel cast ci sono anche Isabella Ragonese, Anna Bonaiuto e Barbora Bobulova.