Musica
May 10 2018
La Primavera di Baggio è una meraviglia di concerti fra aprile e maggio nella chiesa dell’omonimo quartiere di Milano. Gratis e per tutti. Quindi, che possa chiudere è inaccettabile.
Come è inaccettabile che chiudano tutte le iniziative coraggiose di artisti e persone comuni la cui grandezza è direttamente proporzionale al vuoto che la politica lascia loro intorno.
Volete un esempio? Eccolo.
Di Baggio è Maurizio Lupi, l’ex ministro che si è sempre fatto vanto, soprattutto in campagna elettorale, della sua vicinanza al territorio.
Davide Cabassi, pianista grandissimo che della Primavera di Baggio è l’anima, gli ha scritto una lettera accorata, l’autunno scorso, per chiedergli aiuto in favore del restauro della chiesa. La stessa chiesa dove si svolgono i concerti.
Capite? Cabassi ha chiesto aiuto a Lupi per il restauro della chiesa del loro quartiere. Quello dove entrambi vivono e dove lui porta da anni musica per tutti. Non ha chiesto soldi per gli artisti o i manifesti, ma un sostegno perché non piova dentro al luogo dove suonare. E dove pregare anche, visto che Lupi pare preghi. Ma l’orante non ha avuto un attimo nemmeno per rispondere di no. Niente. Il silenzio più stonato.
Da qui l’appello che segue (letto, tra l'altro, pubblicamente dopo il concerto di venerdì 11 maggio).
Tutti quelli che Lupi non sono devono stringersi alla Primavera di Baggio e alla sua gente. Sarà come abbracciare l’Italia intera e la sua bellezza.
Caro Pubblico, cari Amici della Primavera di Baggio,
in sette anni abbiamo fatto tanta strada insieme.
Abbiamo cominciato fra pochi intimi e siamo pian piano diventati un fenomeno cittadino e nazionale, con musicisti sempre più illustri, prestigiosi, e musica sempre più meravigliosa.
Abbiamo dato luce a Baggio insieme con le Associazioni e con il Parroco. Ma soprattutto con (e grazie) a Voi.
Siamo però giunti al momento di decidere quale strada imboccare e la decisione potrebbe non essere facile.
Il problema che purtroppo si finisce sempre per affrontare è quello finanziario, perché il Comune, che non finiremo mai di ringraziare, può contribuire soltanto a una parte delle spese che dobbiamo sostenere per andare avanti. È perciò essenziale che il nostro budget cominci ad autofinanziarsi.
Noi dello staff abbiamo sempre offerto la nostra opera con amore e come puro volontariato, ma chiaramente la Primavera di Baggio ha dei costi: gli strumenti, la stampa dei programmi e il rimborso spese dei musicisti che ospitiamo.
Le strade possibili sono fondamentalmente due, visto che mai e poi mai accetteremmo l'idea di un biglietto d’ingresso.
La prima è cominciare a pensare che questa esperienza, bellissima, ha fatto ormai il suo corso e sarà presto destinata a diventare un bellissimo ricordo.
La seconda è invece chiedere il vostro sostegno, con l'adesione a una campagna d'abbonamento che svilupperemo nelle prossime settimane.
Se ci lascerete la vostra email, o se vorrete prendere con voi il nostro IBAN dai questionari che avete tra le mani, vi chiederemmo di diventare amici, sostenitori, soci onorari, presidenti emeriti (e ridete pure, se volete).
Aspettiamo le vostre idee, i vostri riscontri e il vostro sostegno.
Scriveteci per email, su Facebook, se vorrete saprete come trovarci. Dateci le vostre opinioni, i vostri suggerimenti. Ma soprattutto, sosteneteci.
Perché senza di voi non potremo proseguire questa avventura stupenda.
Grazie!
La Primavera di Baggio