Politica
November 14 2021
L'obiettivo principale era limitare l'aumento delle temperature medie a 1,5 gradi. Il risultato è che l'obiettivo non è stato raggiunto. Questa è la verità nuda e cruda sulla conferenza sul clima di Glasgow che si è appena conclusa. Poco confortano le patetiche dichiarazioni del presidente di Cop26 Alok Sharma:« Siamo riusciti a mantenere vivo l'obiettivo dei 1,5 gradi, ma il suo battito è debole e sopravvivrà soltanto se manterremo le promesse e tradurremo gli impegni in azione rapida".
Di fatto, ciò significa che tutto dipenderà da cosa verrà deciso il prossimo anno nella prossima conferenza COP27 e dalla capacità di implementare gli impegni presi. Intanto, quello che i modelli predicono è un aumento delle temperature medie tra i 2,5 e i 2,7 gradi a fine secolo se non ci saranno drastiche riduzioni dei gas serra entro il 2030.Secondo le analisi più recenti un tale aumento delle temperature avrebbe conseguenze catastrofiche che vanno dall'innalzamento dei livelli del mare, all'intensificarsi dei fenomeni metereologici estremi all'estinzione di molte specie viventi.
Che cosa ha impedito il pieno raggiungimento degli obiettivi è stata sostanzialmente l'opposizione dei Paesi in via di sviluppo e della lobby delle fonti fossili. Emblematico questo passaggio cruciale: la bozza finale affermava nero su bianco la necessità di eliminare totalmente, in inglese "phase out", il carbone; l'India ha chiesto di correggere "phase out" in "phase down" che significa "ridurre gradualmente".
Gli ottimisti possono comunque far leva sui risultati raggiunti dalla conferenza. Che sono indiscutibili. Ecco i principali:
La decisione dei Paesi in via di sviluppo di porre un limite alle proprie emissioni è una svolta storica. Il loro rifiuto a fare di più tuttavia persiste sulla base di un argomento già ripetuto alle precedenti COP: sono i Paesi più ricchi i maggiori responsabili del riscaldamento globale perché le loro emissioni di CO2 sono cominciate con la Rivoluzione Industriale. La discussione dunque continua. Nel frattempo la Natura agisce.