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November 24 2017
Alla lista dei missili nucleari lanciati da Pyongyang, la Corea del Nord include un elenco delle principali città degli Stati Uniti, compresi luoghi come la Casa Bianca e il Pentagono, che potrebbero essere i prossimi obiettivi di guerra nucleare di Kim Jong-un.
Questi 16 luoghi, che sono nel mirino del dittatore, vengono fuori da una relazione del comitato di esperti della Commissione europea sulle relazioni estere (ECFR) in cui si spiega che "Pyongyang è una minaccia sia per le basi statunitensi nell'Asia-Pacifico che per le città sul continente americano” e aggiunge che le "forze strategiche nordcoreane sono pronte in qualsiasi momento a colpire la terraferma degli Stati Uniti, la loro roccaforte, le loro basi militari teatri operativi nel Pacifico, tra cui Hawaii e Guam, e quelli in Corea del Sud. Oltre ad alcune città giapponesi”.
Nello specifico, "le località nipponiche più prese di mira, e incluse nell’elenco, sono Tokyo, Osaka, Yokohama, Nagoya, Kyoto." Qui sotto riportiamo l'elenco pubblicato dall'ECFR.
Il rapporto diffuso dagli analisti dell'ECFR, facendo riferimento a quelle che sono le dichiarazioni ufficiali dei piani alti nordcoreani e dei media del regime, analizza “la risposta di Pyongyang a diversi scenari": cosa farebbe la Corea del Nord se si sentisse attaccata, “quanto il regime considera minacciose le sue armi nucleari e quando potrebbe usarle".
Dalla nota della Commissione europea si legge anche: "È diventato quasi un cliché dei circoli politici affermare che la Corea del Nord è un attore razionale e strategico”. E ancora: "I programmi di armi nucleari e balistici della Corea del Nord sono il prodotto di un'analisi razionale dei costi-benefici per il Paese e si fondano sulla valutazione calcolata del regime riguardo alla sua sopravvivenza e agli alti rischi presi in considerazione". Ma intanto il mondo resta a guardare. Preoccupato.