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December 11 2017
Dopo l’ultimo lancio di Pyongyang di un missile balistico, il Hwasong-15 della gittata da 13 mila chilometri che è caduto nelle acque del Giappone, dopo che l'amministrazione di Washington ha deciso di mettere la Corea del Nord nella black list degli stati che sponsorizzano il terrorismo internazionale e dopo la reazione del presidente Donald Trump che ha replicato con un deciso e più concreto: "Ce ne occuperemo", adesso per Kim Jong-un arrivano le risposte anche da parte di Corea del Sud e Giappone. Come? Attraverso nuove esercitazioni congiunte.
E sono così iniziati gli addestramenti militari degli alleati Usa nelle acque tra la penisola coreana e il Giappone con l'unico obiettivo di testare e migliorare la rilevazione di missili nordcoreani.
Con un numero imprecisato di cacciatorpedinieri, equipaggiati con il sistema radar Aegis (ovvero radar AN/SPY-1 che consistono in diversi sistemi di controllo di tiro) Seul ha iniziato le operazioni di addestramento simulando il lancio di un missile da parte della Corea del Nord al fine di "condividere le relative informazioni" con gli alleati.
Questa non è la prima volta per Corea del Sud e Stati Uniti. A novembre, prima del lancio del Hwasong-15, i due Paesi avevano effettuato delle prove militari con bombardieri e caccia stealth.
E se le mosse di Kim Jong-un preoccupano non poco la Russia, che con il Giappone ha deciso di rafforzare la partnership militare per garantire la sicurezza dell’area terra-mare tra l'Asia e il Pacifico, la Corea del Sud dal canto suo annuncia anche l'immediata operatività di nuove sanzioni unilaterali contro il dittatore del Nord al fine di tagliargli qualsiasi canale di finanziamento dei programmi balistici e nucleari.
Secondo i russi, però, la Corea del Nord i soldi ce l'ha e li sta investendo non solo nei missili balistici intercontinentali ma anche su due nuovi satelliti (l'ultimo è stato lanciato nel febbraio 2016). Secondo gli esperti, in particolare il militare russo Vladimir Khrustalev che ha avuto contatti con i funzionari della National Aerospace Development Administration di Pyonyang, il primo dei due satelliti in possesso del Kim Jong-un avrebbe la capacità di risoluzione di diversi metri e servirebbe all'osservazione terrestre. L’altro invece sarebbe utile unicamente alle comunicazioni satellitari. Come dire, due preoccupazioni in più per il mondo.