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March 28 2018
Gusti stravaganti, fobie incontrollate, lusso sfrenato. Kim Jong-un, il dittatore della Corea del Nord, famoso per la sua politica del terrore e per la povertà a cui sottopone il suo popolo (70% dei nord coreani muore di fame) conduce una vita sfarzosa tra barche, jet privati, isole e altri beni di lusso.
Tanto per fare due conti. Secondo un rapporto Onu del 2014, nel 2012, ovvero solo un anno dopo il suo insediamento, la spesa annuale di Kim Jong-un in beni di lusso è cresciuta da 300 milioni a 645,8 milioni di dollari finanziati, viste le continue e restrittive sanzioni da parte proprio delle Nazioni Unite, su spinta degli Stati Uniti, da criminalità informatica, commercio d’armi, traffico di droga e specie di animali a rischio d’estinzione.
Nel 2015 le importazioni dalla Corea del Nord sono arrivate a totalizzare 3,47 miliardi di dollari. David L. Asher, ex coordinatore speciale della Task Force della Corea del Nord del Dipartimento di Stato, sostiene che “Kim è ad oggi uno dei maggiori generatori di entrate illecite nel Paese, producendo in questo modo 770 milioni di euro all’anno”.
Sarebbero circa 12 le residenze “imperiali” di Kim, tutte dislocate in diverse città della Corea del Nord. Il dittatore e la sua famiglia vivrebbero però nella maxi villa di Ryongsong, da poco ristrutturata, nella quale si racconta vi sia una sala cinema con uno schermo al plasma così grande la cui proiezione è visibile da tutte e mille le sedute presenti. In estate il giovane dittatore si trasferisce invece nella residenza di Wonsan, luogo d’incontro ufficioso tra Kim e i suoi “amici”. Possessore di un intero garage di limousine Mercedes del valore di 2 milioni di dollari, secondo quanto riportato dalla Cnn, si dice che ami viaggiare su un lussuoso yacht da 30 metri (modello 98MY) dal prezzo di 6 milioni di dollari. Il ‘Princess Yachts’, questo il nome del panfilo preferito di Kim, è prodotto dalla LVMH, gruppo francese a cui appartiene il marchio Louis Vuitton. Qui, il giocatore di basket americano Dennis Rodman, ha partecipato più volte (poi descrivendo con dovizia di particolari) la vita a cinque stelle del leader coreano.
Nella città di Wonsan è stata costruita una pista di atterraggio per i suoi aerei privati ed elicotteri. Poco amante del volo, Kim Jong-un che teme infatti un attentato terroristico nei suoi confronti, possiede un Ilyushin IL-62, un vecchio jet di epoca sovietica trasformato in Chammae-1, dove il leader è stato fotografato seduto su un divano di pelle bianca mentre studia alcuni documenti sulla scrivania di mogano. Per il suo incontro segreto in Cina con il presidente cinese Xi Jinping invece ha utilizzato un vecchissimo treno verde e giallo che viaggia a una velocità di 60 Km/h perché super blindato. All'interno si dice che, protetto da un'armatura, il mezzo sia dotato di telefoni satellitari, televisori a schermo piatto, sale conferenze, camere da letto e sale per ricevimenti. Qui, nel 2011 Kim Jong-il (padre di Kim Jong-un) aveva tenuto festini durante il suo viaggio a Mosca per incontrare il presidente Dmitry Medvedev.
Con una popolazione di circa 25 milioni di abitanti e un pil al di sotto dei 30 miliardi di dollari, la Corea del Nord è considerato un Paese povero, addirittura esposto a rischio di carestia alimentare. Nonostante questo Pyongyang può vantare di governare su miniere statali che fruttano oltre 200 minerali (ferro, zinco, terre rare e grafite) che sarebbero state valutate da un istituto di ricerca di Seul fino a 10mila miliardi di dollari. Solo nel 2014 il Nord ha estratto ferro per 3,4 milioni di tonnellate, mentre il suo gemello Sud solo 600mila. Come dire, la ricchezza potenziale di Kim potrebbe arrivare a toccare fino a 200-300 volte di più rispetto a quando fa, se solo sfruttasse le immense risorse minerarie che possiede.