Corsi e centri estivi: il caro prezzi colpisce l'estate di bambini e famiglie

Caro figlio, quanto mi costi! Eh sì, le scuole stanno per chiudere e oltre al tetrix organizzativo (tre mesi senza scuola!) la faccenda si fa sempre più seria per il budget familiare. Con l’estate, infatti, arriva il salasso per i genitori: ai 640 euro in media che si spendono al mese per i figli (dati Banca d’Italia), si aggiunge una cifra che va dai 600 ai 1000 euro (indagine KRUK Italia). A incidere sui conti sono i pasti in più e qualche sfizio, ma soprattutto i campus estivi, per i quali si spende praticamente come a portare i figli in vacanza. Significa che senza scuola, d’estate, le famiglie devono mettere in conto tra i 1240 e 1640 euro mensili, per gestire bimbi e ragazzi.

In Italia mantenere un figlio fino ai diciotto anni costa oltre 175 mila euro. Negli ultimi vent’anni la spesa è cresciuta del 25%. Spendiamo il triplo rispetto a Austria e Francia, il doppio della Svezia. In Italia, dice un rapporto dello YuWa Population Research Institute, portare un figlio alla maggiore età richiede una spesa pari a 6,28 il Pil pro-capite. Più di noi solo Corea del Sud (7,8 volte) e Cina (6,3 volte).

Questo il quadro di partenza. E poi arriva l’estate e la cifra per occuparsi dei figli piccoli e preadolescenti con le scuole chiuse lievita. A pesare soprattutto su quei 600/800 euro in più sono le attività ricreative e formative, che mamme e papà cercano per i figli. Secondo l’indagine KRUK Italiail 72% del campione manda i propri figli ai campus estivi e il 24% opta per la vacanza studio (ancora più costosa). La maggior parte dei bambini trascorrerà nei campus dalle tre alle quattro settimane (31%) e alcuni anche più di quattro (24%).

E il conto in banca? Il 41% del campione spenderà circa 200 euro in più a settimana quest’anno. E ogni anno mamme e papà si trovano davanti ai rincari che colpiscono tutti i settori, gestione dei bambini in estate compresa. Tutti concordi anche nel sottolineare che oltre agli aumenti annuali c’è sempre la questione dei costi aggiuntivi. Gite e attività extra durante il campus che richiedono un ulteriore esborso. Addirittura, il 69% degli intervistati ne è stato sorpreso almeno una volta. A conti fatti il 21% del campione spende la stessa cifra che userebbe per portare i bambini in vacanza e il 17% afferma di arrivare a sborsare anche più di mille euro. “Dalla nostra indagine abbiamo appreso che il 62% del campione dichiara di pianificare questa spesa, ma il 34% degli intervistati ha ammesso di non riuscire a rispettare il budget prefissato. Questo anche per via dei incari, delle spese straordinarie e imprevisti che sono, purtroppo, sempre da considerare” spiega Giusy Minutoli, Regional Manager di KRUK Italia.

Nonostante questo, il fattore economico è al terzo posto quando si cerca un campus estivo per i figli. Prima si guardano la varietà e qualità delle attività offerte (38%), poi la comodità-vicinanza a casa (28%) e infine il costo (17%). I campus estivi sono però la salvezza, l’unica possibilità per i genitori lavoratori. Ma poi sono tanti quelli che raccontano: “D’estate il mio stipendio nemmeno lo vedo!”. Con l’ultima campanella arriva per moltissime famiglie un esborso economico che vuol dire stipendi erosi.

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