News
December 11 2017
Il freddo rigido è arrivato in tutta Italia insieme a neve e maltempo. Un'ondata polare si è abbattuta sulla nostra penisola portando all'attenzione una minaccia metereologica che non tutti conoscevano: il gelicidio.
In meteorologia il gelicidio è un fenomeno provocato dalla pioggia che cade al suolo in forma liquida gelando poi a contatto con il terreno. Un pericolo per la circolazione, stradale e pedonale, che trova il suo picco proprio in questi mesi, soprattutto nelle zone della pianura padana.
I fenomeni di gelicidio sono fenomeni poco frequenti, solitamente registrati con picchi ogni sette/otto anni, in Italia soprattutto nella zona della pianura Padana nel periodo tra dicembre e gennaio. Tipico delle regioni europee centrosettentrionali, in ogni regione italiana c'è un termine dialettale diverso per definirlo: nelle zone dell'Appennino tosco-emiliano viene chiamato bruscello. Nella bassa bresciana calabrosa e nella zona di Bologna viene definito bioccio. Nel parmense è noto come vetroghiaccio mentre a Forlì viene definito vetrone.
Il fenomeno accade quando a livello del suolo è presente uno strato di aria fredda, con temperatura inferiore a 0°C, mentre sopra c'è uno strato d'aria più calda che consente la fusione della neve che cade dalle nubi.
La precipitazione che genera il gelocidio in origine è neve che si genera ad alta quota. Cadendo verso valle i fiocchi attraversano strati d'aria più caldi e si trasformano in gocce di pioggia. Quando le gocce toccano un suolo con una temperatura nuovamente sotto lo zero tornano allo stato ghiacciato dando vita ad uno strato noto come "vetrone".
Il gelocidio provoca forti disagi e pericoli per la circolazione stradale. La patina di ghiaccio rende scarsissima l'aderenza di qualsiasi tipo di pneumatico e anche per i pedoni è un ostacolo che può provocare rovinose cadute. Altro pericolo sono gli alberi che vengono avvolti dal "vetrone" e rischiano di perdere rami che vengono letteralmente spezzati dal rivestimento di ghiaccio piombando sul terreno sottostante.