Le reti neurali dei grandi motori di ricerca ci conoscono molto più di ciò che immaginiamo. Potranno, tra poco, sostituirci in tanti mestieri. E, già oggi, sanno fare diagnosi così come creare dipinti e poesie. Provano sentimenti? No. Almeno per ora, come conclude il matematico
Alfio Quarteroniche su tutto ciò riflette in un libro.