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May 03 2018
Era il più bello, il più pagato e il più bravo di tutti Johnny Depp. Poi qualcosa si è rotto dentro e fuori di lui e ora il bel pirata che ha fatto sognare le donne di almeno due generazioni è un ultracinquantenne dal doppio mento e con evidenti problemi d'eccessi di sostanze illegali e alcol.
Durante il red carpet di Assassinio sull'Orient Express, il suo ultimo film, veniva sorretto - barcollante - dalle guardie del corpo e negli ultimi due anni sono state più le notizie riguardanti i suoi guai che quelle sui suoi film.
Tutto è iniziato con la fine della relazione con Vanessa Paradis, sua storica compagna e madre dei suoi figli. Contestualmente è entrata nella vita di Johnny Amber Heardche, dopo poco più di un anno, ha chiesto il divorzio da Depp accusandolo di violenze domestiche.
Johnny è apparso così, per la prima volta, un naufrago alla deriva.
La causa con l'ex moglie l'ha quasi portato sull'orlo della bancarotta e lo ha costretto a vendere quadri e altri oggetti preziosi per mantenere un tenore di vita che, in seguito, si è scoperto essere mostruosamente alto.
Secondo The Management Group (la società che fino allo scorso anno ha gestito le finanze di Depp) l'attore spende circa 2 milioni di dollari al mese molti dei quali finiscono in alcol e droghe.
I legali dell'attore hanno a loro volta citato in giudizio The Managment Group per truffa. Ora a gettare benzina sul fuoco arriva un'ennesima causa ai danni di Depp.
Si tratta di quella intentata da Eugene Arreola e Miguel Sanchez, le due guardie del corpo storiche di Johnny Depp che ora chiedono un rimborso per essere stati sottopagati e costretti a orari di lavoro disumani per seguire le pazzie di Johnny che, a detta loro, vive fuori dalla realtà.
A quanto pare fino al 2016, l'annus terribilis dell'attore, i due bodyguard lavoravano per Depp, ma erano assunti dalla Premier Group International. In concomitanza con la fine del matrimonio con la Heard, Johnny ha voluto cambiare tutto lo staff e ha licenziato la Premier Group International assumendo, però, Arreola e Sanchez alle sue dipendenze dirette e da qui sarebbero iniziati i problemi.
Il Daily News, che riporta la notizia, ha pubblicato stralci dell'istanza legale avanzata dai due agenti di sicurezza nella quale si legge: "Erano costretti a lavorare 12 ore al giorno, a volte facevano anche turni consecutivi. Presto le loro mansioni hanno iniziato a includere la tutela di Depp e di altri personaggi impegnati in attività illegali".
E poi il tabloid inglese aggiunge: "Erano costantemente utilizzati come autisti, guidavano avanti e indietro Depp e la sua famiglia. A loro veniva chiesto di condurre veicoli che contenevano sostanze illegali, contenitori sospetti e minori. Inoltre a entrambi è stato comandato di monitorare individui instabili che appartenevano all’entourage di Depp come fossero delle badanti".
Il problema più grande, però, rimaneva quello di gestire la vita sregolata della star. "Spesso erano costretti a proteggere Depp da se stesso e dai suoi vizi mentre era in pubblico - recita la nota legale - Una volta c’è stato un incidente in un nightclub e i bodyguard sono dovuti intervenire per pulire il volto sporco di sostanze illegali dell’attore prima che qualcuno potesse notare le sue condizioni".
Da qui la scelta di licenziarsi da un ambiente diventato "Tossico e pericoloso". Aggettivi che suonano come un atto d'accusa nei confronti dello stesso Depp che pare non riuscire a uscire da quel girone infernale nel quale è finito e nel quale rischia di far risucchiare anche i meriti artistici della sua lunga e brillante carriera cinematografica.