Politica
February 07 2022
Da giorni tv e giornali ci raccontano la crisi della politica e dei suoi leader. Da giorni opinionisti ci offrono analisi sugli errori di Salvini, sulle divisioni del Movimento 5 Stelle (dove oggi la carica di Giuseppe Conte è stata cancellata), sul lassismo del Pd, per non parlare del «nuovo Centro» che con dentro Renzi, Berlusconi, Toti e Mastella dovrebbe risollevare questo Paese. Per lavoro e per amore della politica stiamo ad ascoltare tutto e tutti. Poi c’è la vita fuori dalla porta, quella che spesso viviamo senza guardarla ed ascoltarla. Non oggi.
Si comincia con il caffè nel solito bar con la ragazza che sa già cosa portare ma che oggi ai soliti sorrisi e saluti aggiunge una notizia: «Mi è arrivata la bolletta della corrente. Il doppio di due mesi fa. Da domani aumento il caffè ad 1,20. Mi spiace, ma non ho alternative».
L’amico con cui condividiamo il caffè da mesi conferma: «è arrivata anche a me. Ho fatto il confronto con un anno fa. A parte i costi fissi (a proposito, intervenire su quelli, tanto per cominciare, no?) il prezzo dell’energia è più che raddoppiato…»
Comincia il giro spesa. Con la macchina passiamo davanti al cartello del solito benzinaio del paese; 1,87 per la benzina ed 1,72 per il gasolio.
Lunedì è giorno di mercato. Mustafa, egiziano che ormai conosce l’Italia meglio di molti politici, grida che purtroppo frutta e verdura sono aumentate di poco. Alcune anziane del paese in fila tra clementine e carciofi si adeguano in fretta: «Tu amenti i prezzi ma la pensione no, quella rimane la stessa. Dammi un kg invece che due…». Insomma, si tira la cinghia.
In fila anche Simone, giardiniere da una vita: «Sai che i concimi sono raddoppiati, anzi, alcuni triplicati. Mi hanno mandato oggi i nuovi tariffari… Meno male che avevo fatto scorta…».
Al rientro a casa in un talk show di politica del mattino la solita parlamentare del Pd ci racconta dell’europeismo, della scelta di allargare il bacino del centrosinistra e sull’energia spiega che «è un problema strutturale che scontiamo da anni, non si risolve in due minuti…». Risponde un esponente del «centro» che si definisce europeista, che ci racconta del profondo interesse con cui ha seguito Papa Francesco ieri sera in tv, e che sul caro bollette spiega come «il governo ha già fatto tanto, non dimentichiamolo…». Chiude un parlamentare di centrodestra alle prese con una domanda sull’idea di Matteo Salvini secondo cui ci sono davanti 12 mesi per far rinascere la coalizione, andata in frantumi contro lo scoglio del Quirinale.
Datemi pure del populista del banale, pensate quello che volete. Ma una cosa non la toglierete dalla testa: gli italiani, la gente, ha altri problemi, grossi, enormi. La politica non è in crisi; è semplicemente lontana, su un altro pianeta… Il primo che torna sulla Terra con fatti concreti (risparmiateci parole e promesse) vince