Televisione
December 31 2017
Se Elisabetta II nel 2015 ha strappato alla Regina Vittoria il primato di sovrana d’Inghilterra più longeva, l’antenata è pronta rifarsi sull’Auditel: Victoria, la serie tv a lei dedicata, va in onda a ridosso dell’elisabettiana The Crown, spostando dai libri di storia alla tv l’inevitabile confronto tra le due grandi protagoniste del 900 inglese. Chi avrà la meglio? Ma volendo il confronto si potrebbe estendere anche ad altre teste coronate, perché di serie tv dedicate ai reali inglesi, solo tra quelle uscite negli ultimi anni, se ne contano almeno 7. Drammi, sitcom, biopic, miniserie, persino una gossip story ambientata in una realtà parallela. Se vi piace il genere, gli spunti non mancano…
L’ottima Claire Foy interpreta la giovane regina Elisabetta II nei primi anni del regno, quando giorno per giorno imparerà a portare il peso della corona inglese. La serie, di cui è da poco partita la seconda stagione su Netflix, può essere considerata un prequel del film The Queen con Helen Mirren, con cui condivide lo sceneggiatore: Peter Morgan, stavolta in tandem con Stephen Daldry, regista di The Hours. Bravi anche Matt Smith, nei panni del Principe Filippo, Jared Harris in quelli di re Giorgio VI e Vanessa Kirby in quelli di Margaret, la principessa “ribelle”, che per prima attirerà sui reali le attenzioni del gossip.
Se la prima stagione il 17 dicembre ha guadagnato nientemeno che la prima serata di Canale 5, su La F è già partita la seconda, per chi non ce la fa ad aspettare. Ambientata nel 19° secolo, la serie inizia con l'incoronazione della Regina Vittoria appena diciottenne, la quale, nonostante la giovane età, dà prova in breve tempo di essere perfettamente in grado di rappresentare la Corona. A fare da contorno alla trama storica, agli scandali e alle cospirazioni di Corte, l'intensa e appassionante storia d'amore tra Victoria e Alberto, cugino di primo grado e poi marito e principe consorte. Il primo capitolo, tratto dai veri diari della Regina, vale anche come ripasso di storia, visto che racconta i primi 5 anni dell'epoca vittoriana, dall'espansione dell'Impero Britannico fino alla seconda Rivoluzione Industriale. Scritta da Daisy Goodwin, in patria, ha conquistato una media di oltre 7 milioni di telespettatori con il 29% di share. È il primo prodotto britannico ad andare in onda in prime-time sulla rete ammiraglia di Mediaset. A dare volto e voce alla bisnonna di Elisabetta è Jenna-Louise Coleman (Doctor Who), mentre il principe Alberto è Tom Hughes.
Sequel di The White Queen, miniserie del 2013, mette in scena la storia della giovane Elisabetta (Jodie Comer), principessa di York, che viene promessa in sposa nel 1485 al re Enrico VII (Jacob Collins-Levy), con la speranza che questa unione metta fine alla lunga e sanguinosa Guerra delle Due Rose tra i Lancaster e gli York. Ma i segreti e i complotti politici fra le due madri Elisabeth (Essie Davis) e Margaret (Michelle Fairley) porteranno scompiglio nel matrimonio dei due giovani, destinato a vacillare fin dall’inizio e ad aprire fratture irreparabili nel Regno.
In una realtà "parallela" alla nostra, sul Trono Inglese non siedono i Windsor, ma gli Henstridge: re Simon (Vincent Regan), la regina Helena (Elizabeth Hurley) e i loro tre figli, Robert, Liam (William Moseley) e Eleanor (Alexandra Park). Alla morte prematura del principe ereditario Robert, Liam diviene il legittimo erede al trono. La sfiducia di re Simon nei confronti del secondogenito fanno però considerare al sovrano l’ipotesi di accompagnare il Paese verso uno storico passaggio alla repubblica. Helena e il fratello minore del re, il principe Cyrus (Jake Maskall), trameranno da subito per evitarlo. Liam sembra intanto interessato solo alla bella Ophelia (Merritt Patterson), figlia del capo della sicurezza della famiglia reale, e al ritorno della vecchia fidanzata Gemma (Sophie Colquhoun). Eleanor invece si metterà nei guai con la sua guardia del corpo Jasper (Tom Austen).
Non di soli drammi si vive: The Windsors è una soap satirica, prodotta da quei geniacci di Channel 4, dove la famiglia reale viene descritta in modo decisamente iconoclasta: Kate è una giovane rom, incapace di adattarsi ai riti di corte, sua sorella Pippa (Morgana Robinson) una mangia-uomini che dorme con il principe Harry e cerca di sedurre anche William. E se il il futuro Re Carlo viene disegnato come avido consumatore di biscotti, non va meglio a Camilla (Haydn Gwynne), che in questa feroce satira reale, dedica gran parte del suo tempo a gossip e reality show.
Non poteva certo mancare una serie su uno dei miti fondatori del Regno Unito: quel Thomas Cromwell (Mark Rylance), fidato consigliere di Enrico VIII, che in questa miniserie prodotta dalla BBC, ispirandosi ai romanzi vincitori del Booker Prize Award Wolf Hall e Bring Up the Bodies di Hilary Mantel, viene ritratto in una nuova luce.
Passione, ambizione, perfidia e tradimento sono gli ingredienti salienti di questa serie a sfondo storico, andata in onda a partire dal 2007 e incentrata sui primi anni di regno di re Enrico VIII (Jonathan Rhys-Meyers). Interessato ai propri affari privati piuttosto che a quelli di stato, il giovane Enrico delega le noiose questioni ufficiali al potente cardinale Thomas Wolsey (Sam Neill). Arduo e sgradito compito per la ristretta cerchia di intimi - tra i quali la seconda moglie Anna Bolena (Natalie Dormer), l'integerrimo sir Thomas More (Jeremy Northam), il duca di Norfolk (Henry Czerny) e lo stesso Wolsey - servire e riuscire a mantenere i favori di un sovrano tanto egocentrico e umorale...
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