Televisione
June 24 2014
“È stato fantastico ma è arrivato il momento di chiudere”. Dopo dieci anni di successi planetari e 123 episodi spalmati su dodici stagioni, Gordon Ramsay ha deciso di chiudere Cucine da incubo. Lo chef-star mondiale l’ha comunicato ai suoi fans con un messaggio postato sul suo sito internet: restano da girare ancora quattro puntate, poi il format Kitchen Nightmares chiuderà i battenti. Almeno in Inghilterra e in America, dove il programma viene trasmesso da Fox, perché nel resto del mondo il cooking show andrà avanti senza problemi: gli ammiratori di Antonino Cannavacciuolo - che conduce la versione italiana dello show - possono dunque stare tranquilli.
RISTORANTI & RICORDI. “Sono stati dieci anni fenomenali, ho realizzato 123 episodi in dodici stagioni attraversando due continenti, seguito da decine di milioni di telespettatori e ho venduto il programma a 150 Paesi. È stato fantastico, ma è arrivato il momento di chiudere”, ammette Gordon Ramsay nel messaggio in cui ripercorre alcuni dei momenti cult di questi anni. Tra tutte, ricorda la prima puntata della versione Uk, girata al Bonaparte’s e seguita da oltre 5 milioni di spettatori, e quella all’Amy Baking Company, l’unico ristorante che ha abbandonato durante le riprese. “È stato lo show che ha lanciato la mia carriera tivù e sono davvero grato allo splendido team che ha seguito la serie e agli spettatori che mi hanno supportato per oltre dieci anni!”.
GORDON LASCIA E RADDOPPIA. Che succederà ora che Cucine da incubo, almeno nella versione condotta da Ramsay andrà in pensione? A svelarlo, tra le righe, è lo stesso chef multistellato. “Sono orgoglioso di aver potuto divertire e spero aiutare diverse persone lungo questo viaggio. È triste dire addio a Kitchen Nightmares ma andrò avanti con altri show. È stato memorabile”. Tradotto, il cuoco si prepara a nuovi progetti tivù: del resto Ramsay è ormai lui stesso un brand di fama planetaria (nonché uomo business il cui patrimonio è stimato da Forbes in 38 milioni di dollari) e diverse case di produzione lo avrebbero contattato per proporgli nuovi format. Lunga vita ai tele-fornelli, insomma.