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in cucina

Cuciniamo insieme: le «polticchie» (polpette di lenticchie)

Abbiamo pensato a un’altra ricetta del riuso che esalta le proteine vegetali, dà spazio a qualche buona scaramanzia e consente di portare a tavola con spesa irrisoria un piatto gustoso che può essere l’accompagnamento per un aperitivo, ma anche un secondo, magari sostenuto da una croccante insalata.

Se non aggiungete formaggio è una ricetta perfettamente coerente con una dieta vegetariana. Protagoniste della ricetta sono le lenticchie: in Italia ce ne sono tante e di ottime da quelle piccolissime e minerali di Santo Stefano di Sessanio, a quelle specialissime di Castelluccio di Norcia e di Colfiorito fino a quelle giganti di Altamura. Si prestano tutte a questa preparazione e tutte sono portatrici di buona fortuna. La ragione? Beh i romani le paragonavano per forma e colore ai sesterzi!

Ingredienti - 300 grammi di lenticchie lessate, 120 grammi di formaggi duri misti macinati, 100 grammi di pangrattato, un ciuffo abbondante di prezzemolo, uno o due spicchi d’aglio, 6 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.

Procedimento - Frullate grossolanamente le lenticchie avendo cura che siano quanto più asciutte possibile. In una ciotola aggiungete alle lenticchie frullate il formaggio, gli spicchi d’aglio spremuti, il prezzemolo abbondante e tritato finemente, metà del pane grattato aggiustando di sale e pepe. Con le mani formate tante palline non troppo grosse e ripassatele una ad una nel pangrattato. Scaldate l’olio extravergine in una padella e cuocete le “polticchie” fin quando non fanno una bella crosticina dorata avendo cura di rigirarle con grande attenzione in modo che non si spacchino. Servitele. Potete anche cuocerle al forno sistemandole su di una placca con carta-forno a 180 gradi per circa un quarto d’oro oppure friggerle. Friggetele però poche per volta e in olio ben caldo per evitare che si sfaldino.

Come far divertire i bambini - Fate fare a loro l’impasto delle lenticchie con gli altri ingredienti, oppure fatevi aiutare a fare le “polticchie” con le mani.

Abbinamento - Per assonanza geografica abbiamo scelto un Grechetto dei Colli Martani, vanno benissimo un Orvieto classico, un Trebbiano spoletino, un Trebbiano d’Abruzzo o una Verdeca. Potete osare anche un rosso purché sia molto giovane e fresco: ad esempio un Cerasuolo di Vittoria

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