Lifestyle
March 30 2018
di Alberto Fiz
David Rockefeller è stato un grande collezionista. Ma d’insetti. Ne possedeva oltre 40 mila, dai tarli ai topi. Questa era la passione segreta di uno dei magnati più ricchi del mondo che gestiva un patrimonio personale di 3,3 miliardi di dollari.
Suo padre, John Davison Rockefeller il Giovane, era solito dire: “Il denaro non può comprare tutto. Non può comprare la povertà”. Sebbene David avrebbe potuto gestire alla perfezione un museo di Scienze naturali, a tempo perso, è stato presidente del MoMA fondato da sua mamma, Abby Aldrich Rockefeller.
Il suo amore per i lepidotteri, tuttavia, deve aver influenzato anche le sue scelte in ambito artistico e tra le curiosità della sua collezione c’è anche un servizio di piatti, tazze e vassoi in porcellana Sèvres, appartenuto in precedenza a Napoleone, dove ciascun oggetto si caratterizza per l’applicazione di una farfalla colorata.
L’intera serie viene proposta in maggio da Christie’s a New York nella sede del Rockefeller Center a 150/250 mila dollari in quella che è già stata definita l’asta del secolo.
Sono oltre 2 mila le opere di David e di sua moglie Peggy all’incanto con una valutazione complessiva di 500/700 milioni di dollari, la più alta stima mai proposta per un’unica collezione privata.
Ma non tutto è irraggiungibile: accanto a un Picasso del periodo rosa e a un’Odalisca di Matisse che da soli possono superare i 150 milioni di dollari, ci sono anche porcellane, argenti e bijoux da appena 200 dollari. Si acquistano nell’asta online organizzata da Christie’s insieme alla dispersione dei capolavori. In questo caso, con pochi spiccioli, si può prendere parte ad una storica e appassionante caccia al tesoro. In palio, i feticci Rockefeller.