Economia
September 23 2021
L'attesa è finita: a pochi giorni dalla data cruciale del primo ottobre, quando l'Arera, l'autorità di regolazione per l'energia elettrica e il gas, annuncerà i prossimi rincari per le bollette, il governo ha dato il via libera al decreto legge che punta a sterilizzare, almeno in parte, gli aumenti previsti nel quarto trimestre, in particolare per le famiglie bisognose e numerose.
Le nuove misure intervengono infatti principalmente a vantaggio degli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del "bonus energia": nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui e famiglie numerose, con Isee inferiore a 20.000 euro annui con almeno 4 figli, percettori di reddito o pensione di cittadinanza e utenti in gravi condizioni di salute. Per queste categorie, ha fatto sapere Palazzo Chigi, gli aumenti sono praticamente azzerati. Inoltre, per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione e per 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw saranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per l'energia elettrica. Anche per quanto riguarda il gas, i circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del "bonus sociale gas" vedranno tendenzialmente azzerati gli effetti del previsto aumento della bolletta. Per tutti gli altri utenti l'Iva, oggi prevista al 10% e al 22% a seconda del consumo, è stata portata al 5%.
Il pacchetto, a quanto si è appreso, vale circa 3, 5 miliardi di euro: più del doppio, quindi, dell'analogo decreto che a luglio aveva contenuto i rincari di luce e gas per il terzo trimestre. La parte clou è rappresentata dal taglio una tantum degli oneri di sistema, un provvedimento che da solo vale circa 2,5 miliardi. In base alla bozza del decreto circolata in serata, si tratta di 2 miliardi per eliminare gli oneri generali di sistema nel settore elettrico e di 480 milioni per ridurre gli oneri generali sulla bolletta del gas. Gli oneri sulla bolletta della luce saranno compensati per 700 milioni con il ricavato delle aste dei permessi di emissione di Co2 e con il trasferimento di 1,3 miliardi alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. L'esecutivo, si legge sempre nella bozza, ha poi decretato il taglio dell'Iva temporaneo per le tariffe del gas, per circa 500 milioni di euro.
Prevista poi l'estensione, anche questa a tempo, per il bonus sociale, cioè lo sconto in bolletta per le famiglie in difficoltà. Per rafforzare il provvedimento lo stanziamento è di 450 milioni: per il trimestre ottobre-dicembre - si legge nella bozza - "le agevolazioni relative alle tariffe elettriche riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute e la
compensazione per la fornitura di gas naturale sono rideterminate dall'Autorità per l'energia al fine di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura, previsti per il quarto trimestre 2021, fino a concorrenza di 450 milioni".
Nel 2020 il bonus sociale per luce e gas, rivela la relazione annuale di Arera, è stato percepito da oltre un milione e trecentomila famiglie (1.349.266, che salgono a 1.390.312 contando anche i circa 40mila che hanno richiesto e ottenuto il bonus elettrico per disagio fisico). In tutto, comprese le forniture dell'acqua, lo scorso anno sono stati erogati oltre 1,8 milioni di bonus alle famiglie bisognose per oltre 232
milioni (di cui quasi 212 per luce e gas). Cifre che secondo l'Autorità sono destinate ad aumentare, con l'automatismo dello sconto in bolletta da luglio 2021: lo scorso anno, infatti, la domanda era stata presentata da circa un terzo dei potenziali beneficiari, in tutto 3 milioni di famiglie. Ora invece verrà adottato un sistema di riconoscimento automatico, basato sullo scambio di informazioni tra Inps e Acquirente unico.