Decreto salva-casa. Cosa prevede la sanatoria voluta dal governo

Tende e vetrate, pompe di calore, la parete in cartongesso, una finestra posizionata diversamente, il tramezzo spostato, la camera in più. E per le difformità più rilevanti si spenderà fino a 31mila euro. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto salva-casa. La sanatoria riguarda dunque le lievi difformità edilizie interne ed esterne e alcune più rilevanti e stabilisce nuovi parametri per le “tolleranze costruttive”, limita la doppia conformità e amplia il perimetro dell’edilizia libera.

LE MODIFICHE SANABILI

Vengono regolarizzate le piccole/medie modifiche interne e esterne, non gli interventi strutturali, e variazioni che hanno un impatto sulla stabilità dell’immobile. E non c’è il via libera a edifici costruiti dove non c’era il permesso. Il decreto punta a sanare le difformità minori, escludendo gli interventi strutturali dunque. Si potrà regolarizzare il tramezzo interno o la parete in cartongesso e la finestra più grande o la camera in più, ma pilastri e murature portanti modificati e realizzati senza regolare permesso resteranno abusivi.

EDILIZIA LIBERA

Viene allargato il perimetro dei lavori che non hanno bisogno di permessi. Vetrate panoramiche amovibili e tende da sole con strutture fisse si possono costruire liberamente.

STATO LEGITTIMO E CAMBIO DESTINAZIONE

In caso di interventi legittimi la verifica dello stato legittimo dell’immobile o dell’unità immobiliare deve fare riferimento al solo titolo edilizio relativo a questi lavori, non serve più risalire ai titoli abitativi precedenti. Questo è stato introdotto per semplificare le compravendite.

Si può cambiare la destinazione d’uso di un’unità immobiliare senza opere. Basta presentare la Scia

TOLLERANZA COSTRUTTIVA

Aumenta la tolleranza costruttiva, cioè lo scostamento tra quanto autorizzato nel progetto e quanto effettivamente fatto in cantiere (per gli interventi fatti fino al 24 maggio 2024). Fino a 500 metri quadrati resta al 2%, ma aumenta con il crescere della metratura arrivando fino al 5%

DOPPIA CONFORMITA’

Cambia il principio della doppia conformità. Oggi vice l’obbligo, per sanare abusi edilizi di lieve entità, di rispettare le regole attuali e dell’anno in cui la casa è stata costruita. Il doppio paletto, che impedisce a volte la compravendita di una casa non “conforme”, salta. Un esempio è una casa costruita con più stanze rispetto al titolo edilizio di quando fu autorizzata. Era conforme allora e non oggi? Per queste parziali difformità non sarà più obbligatoria la doppia conformità. Per ottenere la sanatoria basta essere in regola con il rispetto della disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda e quella al momento della realizzazione dell’intervento, presentando una Scia o richiesta di permesso. E pagando una sanzione. Resta la doppia conformità per gli abusi totali, che quindi non si possono sanare.

SANZIONI E COSTI

Dove è richiesto il rilascio del permesso e la Scia in sanatoria la sanzione pecuniaria è commisurata all’aumento del valore dell’immobile raggiunto dopo la realizzazione degli interventi. Si va dai mille ai 31mila euro.

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