Politica
March 16 2020
Il Governo al termine del Consiglio dei Ministri ha rimandato a questa mattina il decreto "Cura Italia" in risposta all'emergenza Coronavirus. Più che di un decreto si tratta di una sorta di manovra economica aggiuntiva, sia per l'ammontare degli stanziamenti (quasi 25 miliardi di euro) sia per il fatto che il documento prevede dalle bozze arrivate alla stampa più di 100 articoli.
Un numero elevatissimo anche perché di fatto si occupa di diverse tipologie di lavoratori, aziende, settori.
E' previsto un sostegno alle famiglia, alle aziende, ai lavoratori che siano pubblici o privati, ma anche al mondo delle Partite Iv, i co.co.co, i lavoratori autonomi ma anche i dipendenti, i genitori ma anche i single; insomma, un decreto ad ampio raggio
Congelati i licenziamenti dal 23 febbraio, data in cui è scoppiata l'emergenza sanitaria in Italia.
Sospensione dei soli adempimenti tributari, che sono diversi dai versamenti e diversi dall'effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale, per il periodo dall'8 marzo al 31 maggio, rimanendo ferma la disposizione del decreto-legge del 2 marzo 2020, sui termini relativi alla dichiarazione dei redditi precompilata 2020.
Bonus di 100 euro per chi, nel mese di marzo ha continuato a lavorare nella sede dell'azienda; il bonus vale per chi ha un reddito fino a 40 mila euro. Il bonus può essere versato direttamente dall'azienda nella busta paga di aprile.
Il periodo passato in quarantena viene equiparato ai fini dello stipendio alla normale malattia.
Indennità di 600 euro per i professionisti con partite Iva attiva al 23 febbraio 2020 e per i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria e ai co.co.co che svolgono attività in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche.
Cassa integrazione finì a nove settimane per tutte le imprese, anche per quelle con meno di 5 dipendenti. Ammortizzatori garantiti anche per i lavoratori agricoli, gli stagionali, in particolare del mondo del turismo, gli autonomi e chi ha un contratto a tempo determinato.
Sospensione fino a 18 mesi del pagamento selle rate del mutuo sulla prima casa per le famiglie che hanno perso il lavoro a causa del coronavirus ma anche per gli autonomi o i liberi professionisti che presentano un'autocertificazione un calo del fatturato superiore al 33%. Lo stesso vale per i cassaintegrati
Congedo parentale straordinario, continuativo o frazionato, non superiore a 15 giorni per i genitori che dovranno astenersi dal lavoro per seguire i figli. I genitori lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico e per i genitori lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata con figli inferiori a 12 anni potranno godere di un'indennità pari al 50% del salario o 1/365 del reddito. La medesima indennità è estesa ai genitori lavoratori autonomi iscritti all'Inps ed è commisurata al 50 per cento della retribuzione convenzionale giornaliera stabilita per legge. Per i genitori con figli tra i 12 e i 16 anni potranno usufruire del congedo straordinario ma senza indennità, né riconoscimento di contribuzione figurativa, e con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Non ci sono limiti di età per i figli disabili.
Credito d'imposta al 60% del canone di affitto di marzo per gli esercenti di attività d'impresa di negozi e botteghe al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di contrasto al Coronavirus.
Viene confermato a mille euro il bonus babysitter per i bambini inferiori a 12 anni del personale sanitario, medici, infermieri, esperti di laboratorio che prestano servizio. Per gli altri settori il bonus scende a 600 euro. Questa opzione è un'alternativa al congedo parentale.
Chi gode dei benefici della Legga 104 invece dei normali 3 giorni mensili ne avrà a disposizione 12.