Economia
May 20 2021
«Un decreto che vuole un'Italia che guarda al futuro ma che non lascia indietro nessuno». Queste le parole con cui Draghi ha descritto il dl Sostegni bis in conferenza stampa. Oggi il Consiglio dei ministri ha infatti approvato il nuovo dl che cuba circa 40 miliardi, di cui la gran parte destinati alle imprese e al mondo produttivo in generale. E infatti 17 sono destinati a sostegni per le aziende e le professioni 9 alle imprese per aiuti sul credito e sulla liquidità e 4 ai lavoratori e alle fasce più in difficoltà. Questa somma è stata studiata sia per supplire all'emergenza immediata che per accompagnare gli operatori verso il percorso futuro.
Le novità rispetto ai precedenti decreti sono tutti di natura squisitamente economica. La prima riguarda il fatto che oltre al criterio del fatturato si potrà optare anche per quello dell'utile per ottenere il rimborso. Quest'ultimo, spiega Draghi è sicuramente "più giusto, ma il problema è che ci vorrà più tempo (per fare arrivare i sostegni a destinazione)". Altra novità è l'arco temporale. E infatti ci sono 370 mila nuove p.iva che saranno incluse nel Sostegni bis. Spazio anche per un provvedimento con focus la ricapitalizzazione delle imprese e sui giovani. In questo caso si è pensato di agevolare l'acquisto della prima casa per chi ha fino a 36 anni eliminando l'imposta di registro "e la garanzia dello Stato per i meno abbienti (Isee fino a 40.000 euro) fino all'80% del mutuo", spiega Draghi. Questo ha l'obiettivo di dare maggiore sicurezza e rendere più facile acquistare casa a giovani.
Altro tassello inserito nel Sostegni bis è la ricerca di base. Per la prima volta si da importanza a questo settore creando un "fondo italiano per la scienza" che vedrà inizialmente stanziati 50 milioni e poi 150 per ogni anno a venire. In questo caso si spera che la misura possa anche riportare a casa diversi cervelli scientifici scappati all'estero.
Ma le novità in campo scientifico non finiscono qua, perché nel dl Sostegni bis a sorpresa viene di fatto affidato all'Esercito ed al suo apparato medico, sanitario e di ricerca scientifica, la produzione degli anticorpi contro il Covid, dei vaccini del futuro compresi quelli contro atti di bioterrorismo, con la costruzione di un moderno e nuovo reparto di infialamento. L'art 30 del decreto recita: "al fine di sostenere lo sviluppo della sanità militare, anche attraverso la sua piena integrazione nella rete di telemedicina nazionale, nonché di potenziare la capacità di intervento sul territorio a sostegno del Sistema Sanitario Nazionale, è autorizzata la spesa di 63.248.665 euro per l'anno 2021". A questo si aggiungono 16.500.00 euro per quest'anno per rendere l'Italia autonoma dal punto di vista produttivo di anticorpi nazionali per il contrasto al Covid-19. Inoltre, per l'approvvigionamento di mezzi, dispositivi medici e presidi igienico-sanitari e per incrementare le capacità di prevenzione, diagnostiche, di profilassi e di cura necessarie per affrontare la pandemia, al Servizio sanitario della Guardia di finanza sono stati assegnati 2.000.000 euro per l'anno 2021. Infine, a partire dal 1 maggio 2021 e fino al 31 luglio 2021, per consentire il pagamento delle competenze del lavoro straordinario del personale militare medico, paramedico, di supporto e a quello costantemente impiegato nelle sale operative delle forze armate è stata autorizzata una spesa complessiva di euro 6.502.918.
Ma passiamo al capitolo lavoro. Andrea Orlando, Ministro del lavoro, ha infatti spiegato come le misure inserite all'interno del Sostegni bis serviranno ad aiutare le imprese e i lavoratori nei prossimi mesi e nel futuro. E dunque è stato istituito un contratto di rioccupazione in maniera sperimentare fino ad ottobre 2021. Questo è fatto per incentivare l'inserimento di disoccupati "a cui è stato collegato uno sgravio del 100% per 6 mesi", spiega Orlando. È stato previsto un rafforzamento del contratto di solidarietà e l'allargamento del contratto di espansione per i più giovani. Inoltre, è stato anche inserito anche uno sgravio contributivo per il turismo e il commercio che prevede un esonero contributivo per chi rientra dalla cassa integrazione.