Economia
September 28 2016
“Un'inutile manovrina”. E senza dubbio tagliente l'espressione che l'economista Francesco Daveri, sulle pagine del sito Lavoce.info, usa per definire la Legge di Stabilità del 2017, che segna i binari entro i quali si muove la politica economica del governo Renzi. Dopo l'approvazione dell'aggiornamento del Def, il Documento di Economia e Finanza varato ieri, emergono chiaramente anche i contenuti della manovra dell'anno venturo, che verrà presentata a breve. Si tratta, secondo Daveri, di una “legge finanziaria” senza grandi ambizioni che ha uno scopo primario: disinnescare le clausole di salvaguardia imposteci dall'Europa, cioè evitare gli aumenti automatici di imposta (in particolare dell'iva) destinati a scattare da gennaio, per via degli impegni presi in passato dai governi italiani quando dovevano ottenere dalla Commissione di Bruxelles il via libera alle precedenti manovre.
Def 2016: tutte le previsioni del Governo
Certo, disinnescare le clausole di salvaguardia che farebbero aumentare le tasse di ben 16 miliardi di euro non è affatto una cosa negativa. Si tratta però quasi di ordinaria amministrazione, di provvedimenti adottati per evitare il peggio e scongiurare il rischio che l'economia italiana metta di nuovo la retromarcia. Ben altra cosa, invece, è quel rilancio della crescita di cui avrebbe bisogno il nostro Paese. “La congiuntura è peggiorata durante la primavera”., sostiene Daveri, “il pil si è fermato nel secondo trimestre 2016 e anche la disoccupazione ristagna da mesi intorno all’11,5%”. Inoltre, l'economista ricorda che i consumi languono e le vendite al dettaglio nei primi sette mesi dell’anno sono scese dello 0,3%. “In attesa degli effetti della cancellazione dell’Imu sulla prima casa”, aggiunge ancora Daveri. “l’effetto positivo degli 80 euro, che aveva alimentato l’aumento dei consumi 2015, è più che controbilanciato dal drastico peggioramento della fiducia dei consumatori, in netto calo dal gennaio 2016”.
Legge di stabilità 2017: le cose da sapere
Cosa fa il governo di fronte a questo quadro tutt'altro che roseo? Mette appunto in cantiere una manovra di piccolo cabotaggio che concede qualche centinaio di milioni di euro ai pensionati (con l'estensione delle quattordicesime) e aggiunge qualche misura per rilanciare gli investimenti come gliincentivi all'Industria 4.0, il superammortamento o l'abbassamento dell'Ires (l'imposta sui redditi societari) dal 27,5 al 24%. Il tutto, grazie anche a un innalzamento del deficit pubblico al 2,4% del pil, contro il 2,3% previsto nella prima versione del Def . Meglio invece sarebbe stato, secondo Daveri, se il governo si fosse concentrato di più su misure a favore dei consumi, come il taglio dell'irpef (l'imposta sui redditi personali) che invece è stato rimandato al 2017. Non c'è dunque da stupirsi se le previsioni contenute nel documento di economia e finanza sono improntate a un realismo che stona un po' con i proclami ottimistici del presidente del consiglio. Con una crescita economica attesa dello 0,8% e un debito in aumento (seppur leggero) dal 132,3 al 133,8% del pil, la Legge di Stabilità del 2017 non può essere definita certo una manovra di svolta. Il tempo dirà se si tratta addirittura di una manovrina.