Tasse
August 04 2023
Delega fiscale approvata. La Camera ha dato il via libera al testo con 184 voti a favore e 85 contrari. Il passo successivo saranno i decreti attuativi. A settembre il governo sarà infatti impegnato nella fase più delicata della riforma fiscale, dato che i decreti andranno a definire nel dettaglio gli orientamenti espressi nel testo approvato ieri.
“L'approvazione odierna della delega fiscale rappresenta un risultato storico, siamo di fronte ad una riforma epocale che l'Italia aspetta da oltre 50 anni", dichiara il vice ministro all’Economia, Maurizio Leo, commentando l'approvazione del testo a Palazzo Montecitorio. L’obiettivo della riforma è quello di avere un fisco più semplice, meno penalizzante, che riequilibri il rapporto tra l’Agenzia delle entrate e i contribuenti, al momento sbilanciato a favore dell’Amministrazione fiscale, e che sia indirizzato alla crescita economica del Paese. Un cambio di passo necessario, secondo Leo, per correggere alcune distorsioni che rendono difficile la vita dei contribuenti, a partire dalle quattro aliquote Irpef. L’anno scorso il governo Draghi ha ridotto gli scaglioni da cinque a quattro e adesso l’obiettivo è “addolcire la curva” iniziando a diminuire le aliquote a tre per poi arrivare gradualmente alla flat tax, senza abbandonare il principio della progressività. Progetto che prevede anche la revisione delle tax expenditure che al momento sono 740 ed erodono il 4% del Pil ogni anno.
Secondo il rapporto pubblicato dall’Ufficio valutazione impatto del Senato, per l’80% delle detrazioni e deduzioni fiscali risulta difficile svolgere delle analisi complete perché non si conoscono tutti i dati quantitativi necessari come l’onere, le frequenze (il numero dei beneficiari) e gli importi pro capite, legati all’agevolazione messa in campo. Una revisione è dunque necessaria, non solo per reperire risorse, ma anche per mettere ordine nella babilonia di detrazioni e deduzioni fiscali nazionali e locali che abbiamo. In merito all’evasione Leo precisa che il governo non “abbassa la guardia nella lotta", e spiega che il concordato preventivo biennale e la cooperative compliance non sono "regali" per gli evasori ma costituiscono strumenti che si basano sulla conoscenza dei dati fiscali resa possibile dalla fatturazione elettronica e dalle nuove tecnologie.
La delega fiscale prevede, oltre alla riduzione degli scaglioni dell’Irpef, novità anche per i lavoratori dipendenti, come la creazione di una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività. Si conclude il processo di superamento dell’Irap e si stabilisce lo stop alle sanzioni penali tributarie connesse alla dichiarazione infedele, per tutti quei contribuenti che aderiscono all'adempimento collaborativo, hanno avuto dei comportamenti collaborativi e hanno comunicato preventivamente i rischi fiscali. Ma non solo, nel nuovo testo della delega fiscale si sono ampliate le forme di pagamento delle tasse, anche tramite addebito diretto sul conto bancario o altro strumento di pagamento elettronico. Si è estesa la cedolare secca sui negozi anche agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, purché il conduttore sia un esercente, una attività d'impresa, o di arti e professioni. E si potrà dire addio al superbollo. Nell'ambito della razionalizzazione dei micro-tributi, il governo valuterà infatti l'eventuale superamento dell'addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le auto con potenza superiore a 185 chilowatt. Delega fiscale che è stata giudicata in maniera positiva anche da Azione e Italia Viva: “Come terzo polo abbiamo dato il nostro convinto sostegno, perché continuiamo a giudicare nel merito delle proposte e non in base a chi le propone. Ora il governo lavori ai decreti attuativi per un fisco che possa realmente sostenere le famiglie e le imprese", scrive su X il deputato di Azione e Italia Viva, Ettore Rosato. Pareri positivi arrivano anche da Confedilizia e Cna che rispettivamento sottolineano come il testo sia “una riforma ampia e articolata, con principii e criteri direttivi precisi e con la necessaria attenzione alle garanzie per i contribuenti”, e che rappresenta il “giusto equilibrio tra equità e semplificazione”. Di parere contrario la segretaria del Pd, Elly Schlein, che in una nota ribadisce le solite critiche alla delega. Il testo “rende più profonde le già insopportabili iniquità del sistema fiscale con l'introduzione di nuovi regimi di favore che sottraggono altri redditi alla progressività e violano il principio di equità orizzontale". Sulla stessa linea anche il M5S che attacca la delega approvata perché ritenuta “iniqua”.