Tecnologia
January 01 2020
Non sarà un'invasione, comunque ci attende un incremento di oggetti hi-tech dallo schermo pieghevole, non solo smartphone ma anche pc. Prepariamoci a un'ondata di divertimento, con due su tre delle principali console pronte al salto di generazione, più a prendere confidenza con la prossima sigla che tiene sotto l'ala i televisori dai pannelli sorprendenti. Già, l'8K. E poi ancora: più fotocamere sui telefonini, il 5G a caccia di una consacrazione, i soliti noti che sanno comunque farsi aspettare. Ecco i dieci gadget tecnologici, a oggi, più attesi di questo nuovo anno. E il motivo per cui vale la pena dedicargli un qualche conto alla rovescia.
Sì, che poi basta prendere il G8XTHINQ di LG e c'è già uno smartphone con due schermi affiancati, che permette di svolgere operazioni in multitasking. Senza aspettare il Natale 2020, traguardo quantomai remoto ora che stiamo ancora digerendo i panettoni del 2019. Ma Microsoft che torna nell'arena dei telefonini con un oggetto sulla carta sensatissimo, dal design davvero curato, peraltro gemello in scala ridotta del Surface Neo (sempre due display, ma da 9 pollici), fa venire voglia di approfondire, saperne di più, metterci le mani sopra al più presto.
Esperienza, quella tattile, già fatta con una certa soddisfazione da Panorama.it per il pc di Lenovo con lo schermo che si piega in due. A un primo approccio, pare davvero centrato, utile, poter scegliere un oggetto che sta in mano come un'agenda, si apre come un libro o completamente o con un angolo di 90 gradi, su cui far apparire una tastiera virtuale o agganciarcene sopra una reale. Chi sostiene che c'è troppo immobilismo nel mondo della tecnologia, già così deve tacere.
Diciamolo: con il suo Razr, Motorola ha dimostrato che per i telefonini lo schermo pieghevole ha più effetto wow se ne abbatte l'ingombro, ne minimizza lo spazio nelle tasche. Samsung, che con il suo Fold ha sdoganato il prodotto facendolo debuttare sul mercato, pare pronta al salto di qualità (e di forma) con l'arrivo di un dispositivo a conchiglia, analogo al Razr. I bene informati parlano di un prezzo aggressivo, paragonabile agli altri top di gamma della casa coreana. Se così fosse, il boom dei foldable, scorte e disponibilità permettendo, potrà considerarsi un fatto ovvio.
Per il traguardo della dozzina del gioiello della Apple, sempre e comunque oggetto di tentazioni nonostante i non troppi scossoni sul piano formale, giungono spifferi di cinque declinazioni con schermi di varia taglia e prezzi per più portafogli. Ma il dato più interessante e francamente auspicabile, sarà la presenza a bordo di un modem per il 5G. La rete mobile superveloce di nuova generazione che in Italia non è esattamente decollata (ci vuole tempo, è evidente), anche per un difetto di domanda e curiosità da parte del pubblico, che satollo delle velocità del 4G non ne ha capito in pieno il potenziale. Ecco, diciamo che il termine latenza non è diventato lessico comune. La forza ecumenica dell'iPhone, innanzitutto sul piano della comunicazione, la sua capacità di far apparire come splendente e nuovissimo quel che del tutto inedito non è, potrebbe essere l'incentivo giusto per affermare o quantomeno rendere desiderabile il 5G.
Le cinque telecamere sul retro mostrate dai primi render circolati in rete, sette in tutto contando anche quelle posizionate sul davanti, rilevano fino a un certo punto. Sul piano della cattura delle immagini i telefoni Huawei hanno pochissimi rivali e un miglioramento di qualche tipo è dato per scontato. Dopo la decisione di portare comunque sul mercato il Mate 30 Pro nonostante l'assenza delle app targate Google, la reale attrattiva sarà capire e seguire quale strategia metterà in piedi il colosso cinese, che intanto va rafforzando il suo ecosistema di app con incentivi agli sviluppatori. Già a febbraio, se ne saprà molto di più di quella che, oltre a una telenovela, è un gioco di forze contrapposte.
Il Natale che verrà sarà decisamente cruciale per Microsoft, quantomeno sul piano dell'hardware. Oltre che per i Surface con doppio schermo, anche per capire quale accoglienza verrà riservata al pubblico alla console orgoglio di casa, accompagnata da un blockbuster di gran peso come Halo Infinite. Il colosso di Redmond ha definito la prossima Xbox la più veloce e potente di sempre e non ci sono dubbi che sarà così. Ma il mercato dei videogame sta intanto abbracciando la strada del cloud (sebbene l'avvio di Stadia di Google non sia stato esattamente trionfale) e vira verso la fruizione in mobilità sugli smartphone, complici persino i form factor degli schermi doppi e pieghevoli che sembrano fatti apposta per ospitare intrattenimento. Insomma, sarà rilevante capire che posizionamento tenterà di dare Microsoft alla sua ultima creatura. Un lavoro che va fatto decisamente prima dell'uscita.
Si prenda il discorso fatto qui sopra e lo si applichi in maniera identica alla prossima PlayStation. Voci circolate in queste ore parlano di primi dettagli svelati durante una conferenza al Ces, la fiera mondiale della tecnologia di Las Vegas in programma tra pochi giorni. Anche se non sarà così, Sony lavorerà per costruire un hype degno del marchio, già fortissimo di suo. Titoli come Death Stranding hanno dimostrato (come se poi ce ne fosse bisogno) che i videogiochi hanno una potenza narrativa prodigiosa, che sono il medium più completo e rotondo nella galassia dell'intrattenimento. Rinforzarne i muscoli lato hardware vuol dire ampliare ulteriormente le possibilità creative nella sfera dei contenuti.
Quello dei televisori è un mondo bizzarro. Sono oggetti massicci, ingombranti, con tassi di sostituzione molto meno spediti rispetto agli smartphone. E meno male, sennò sai che disastro sul piano ambientale. Eppure, mentre ancora il 4K è ben lungi dal prendere piede, l'8K sgomita per diventare standard, nonostante ci sia poco o pochissimo da guardare. Nella mischia ci si stanno buttando un po' tutti, al CES ne vedremo delle belle, LG ha da poco mostrato il suo splendido OLED, gli analisti parlano di un mercato globale da 27 miliardi di dollari entro i prossimi 4 anni. Insomma, questione di tempo. Sebbene nel 2024, poco ma sicuro, si starà già parlando di 16K o 32K.
Dopo tutte questo raccontare delle sorti progressive della tecnologia, tra smartphone che diventano tablet e pc che si piegano con una certa disinvoltura, può ragionevolmente far sorridere questo innesto nella rassegna della solita, solida tavoletta della Apple. Di nuovo, come per Huawei, non lo facciamo per dare conto di cosa succederà sulle fotocamere (per la cronaca, dovrebbero essere tre e della stessa forma di quelli degli iPhone 11 Pro e 11 Pro Max, evviva), ma perché è su questo oggetto che Cupertino sta concentrando molti dei suoi sforzi evolutivi. Forse più di quanto sta facendo su pc e melafonini. L'ossessione dell'azienda californiana è che l'iPad possa, a tutti gli effetti, sostituire un computer tradizionale. Renderlo superfluo. Dopo le interessanti novità lanciate nel 2019, varrà la pena scoprire come questo intendimento sarà perseguito e irrobustito nei mesi a venire.
Prima domanda: toccherà ai soliti orologi evoluti e dintorni fare tendenza, o sarà qualcosa di diverso, da qualche altra parte se non sul braccio? D'altronde, non dimentichiamolo, il 2019 è stato l'anno degli auricolari senza fili, a partire dagli AirPods Pro. E poi: a cosa porterà l'acquisto di Fitbit da parte di Google, quali ricadute pratiche avrà lato prodotto? Staremo a vedere. Se possiamo scegliere cosa avrebbe parecchio senso, sarebbe uno smartwatch con schermo pieghevole. Pc, tablet e smartphone ci sono già, quello è il tassello mancante.