Sport
January 10 2013
Pochi hanno davvero deluso come lui dopo aver raggiunto un apice stracolmo di successi. E’ per questo che a vincere il Calciobidone 2012 – titolo a cura di Calciobidoni.it – è stato Diego Forlan, scelto dal 17% dei complessivi 6.612 votanti, seguito a debita distanza da due altri grandi flop stagionali: il milanista Pato (11,2%) e lo juventino Elia (9,5%). In effetti, se il nome dell’olandese è stato parecchio chiacchierato (in negativo) soprattutto tra i tifosi bianconeri, per il brasiliano e l’uruguagio si è trattato di un plebiscito ben più eterogeneo, visto che l’ultima stagione li ha visti paurosamente regredire a passo di gambero. Per il Cacha Forlan, invece, troppe sono state le aspettative riposte, dovute al suo recente pàlmares, denso di successi e di riconoscimenti personali: trascinò infatti a suon di gol il suo Uruguay ad un passo dalla finale mondiale del 2010, guadagnandosi il titolo di miglior giocatore della competizione. Titolo suggellato poi un anno più tardi, quando alzò al cielo di Buenos Aires la Coppa America. Poteva sembrare un degno sostituto di Eto’o, e invece non è mai riuscito a trovare la giusta posizione in campo, segnando la miseria di due reti arenandosi inesorabilmente nell’Inter di Ranieri come la chiglia della Costa Concordia del Comandante Schettino.
La “Top Ten” del Calciobidone edizione 2012 prosegue con Zarate, scommessa persa da Lotito e Moratti prima, da Petkovic poi e quindi degno erede di cotanto fratello (ricordate il capelluto Sergio all’Ancona?), il napoletano Edu Vargas, un pessimo surrogato di Lavezzi, poi ancora Cissè, in astinenza da gol alla Lazio, lo juventino Krasic, ottimo con Delneri, impalpabile con Conte, un ectoplasmico Traorè in rossonero, il “solito” Alvarez – da tempo eletto successore di Quaresma – e si conclude con lo sciagurato Josè Angel. Come Calciobidone Jolly, la segnalazione inedita del pubblico, prevale invece il brasiliano Lucio, in ombra lo scorso anno all’Inter e decisamente evanescente alla Juventus, tant’è che non arriva a mangiare il Panettone: contratto rescisso prima di Natale. Secondo posto per un altro bianconero, il danese Bendtner, finora poco concreto seppur con l’attenuante di non aver avuto molte occasioni, mentre come terza scelta spunta (non a sorpresa) uno dei candidati ufficiali della votazione dello scorso anno: il centravanti Santiago Silva detto El Tanque, un gol (su rigore) in viola. Appena dietro Jonathan dell'Inter, che era partito a razzo per poi farsi superare anche nella classifica dei peggiori: una beffa, se vogliamo. Può sorridere, invece, uno dei fanalini di coda questa edizione, il giapponese Morimoto, che proprio oggi saluta la panchina di Catania per abbracciare il denaro sonante dell'Al Nasr guidato da Zenga.
L’Albo d’Oro di questo non certo ambito premio vede quindi proseguire la serie sciagurata degli ex nerazzurri: dopo il “doppio” Quaresma, lo scorso anno s’impose un gordoAdriano alla Roma (ma dal passato interista); adesso è stato il turno di Forlan. Alla Pinetina, dopo i successi del duo Mancini-Mourinho, sembra esser tornato a soffiare il vento della tempesta.