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November 14 2016
Diego Milito, il protagonista del Triplete dell'Inter nel 2010, ha dato l'addio al calcio giocato a 37 anni. Per salutarlo il suo Racing Avellaneda, la squadra dove è cresciuto e dove è tornato per chiudere la carriera nel 2014, ha organizzato una festa allo stadio Juan Domingo Peron. Presenti tanti ex compagni del passato di Milito, compresi gli amici dell'Inter come Toldo, Zanetti e Samuel.
Ecco il video del suo ingresso allo stadio per il match d'addio:
"Con l'Inter ho vissuto momenti indimenticabili ricevendo tantissimo affetto dalla gente nerazzurra. In un giorno come questo non potrei mai dimenticarli" Diego Milito
Soprannominato "Il Principe" per la sua somiglianza con Enzo Francescoli, per lui parlano i numeri: 252 reti in carriera in 606 presenze, due campionati argentini (uno vinto ad inizio carriera e uno del 2014) e il ruolo di bomber nell'Inter dei miracoli, quella di José Mourinho che nel 2010 centrò uno storico Triplete grazie anche ai 30 gol stagionali dell'argentino. Per sempre nella storia dell'Inter ma anche in quella del Genoa, società che nel 2004 lo scovò dal Racing Avellaneda.
"Ringrazio tutti i club con cui ho giocato. Il Genoa mi ha portato in Europa facendomi conoscere al grande calcio e i tifosi mi hanno trattato sempre benissimo" Diego Milito
Nel gennaio 2004 Milito arrivò in rossoblù nella serie B italiana mostrando subito le sue capacità: 33 reti in 59 presenze prima di essere costretto a lasciare Genova dopo la retrocessione a tavolino per la combine di Genoa - Venezia. Viene ceduto in Spagna, al Real Saragozza, e conferma il suo talento segnando 61 gol in tre anni. Nel 2008, pur di tornare al suo Genoa, rifiuta il Tottenham ed esordisce in serie A: sarà un anno devastante con 24 reti in 31 partite.
- tecnica
; Massimo Moratti (@PresMoratti) 13 novembre 2016
- velocità
- dribbling
- senso del goal
- umiltà
- grinta
In poche parole il CALCIATORE PERFETTO #Militopic.twitter.com/kVISOnalzs
Nel 2009 l'Inter lo porta a Milano per circa 25 milioni di euro e in nerazzurro scrive la storia:Triplete al primo anno sotto gli ordini di Josè Mourinho, 22 reti in campionato, 6 in Champions League e 30 stagionali. Diventa l'idolo della curva nord e a Milano resta altri quattro anni segnando altri 46 gol.Nell'estate 2014 decide che è arrivato il momento di tornare a casa al Racing Avellaneda e fa in tempo a vincere un altro campionato nel 2014 prima di annunciare il ritiro.