Diego Milito dà l'addio al calcio, riviviamo la storia del Principe

Matteo Politanò

Diego Milito dà l'addio al calcio, viva Diego Milito. L'attaccante argentino classe 1979 ha messo fine alla sua carriera da calciatore dopo 16 anni di spettacolo tra Argentina, Spagna e Italia. 

Tutta la carriera di Diego Milito

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Diego Milito è nato a Bernal, il 12 giugno del 1979. Inizia la carriera nel Racing Avellaneda e nel 2004 viene acquistato dal Genoa.
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Milito è arrivato la prima volta al Genoa nel 2004 segnando 33 gol in due anni di serie B. Torna poi nel 2008/2009 in serie A con 24 reti in 31 partite.
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Nell'estate 2009 Diego Milito passa dal Genoa all'Inter per circa 25 milioni di euro.
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Con l'Inter Milito ha vinto tutto: campionato, coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League e mondiale per club.
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Il momento più alto di Milito, la finale di Champions League vinta contro il Bayern nel 2010 e decisa da una sua doppietta.
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La gioia di Diego Milito dopo la vittoria della Champions League al Bernabeu nel 2010
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Nell'anno del triplete Diego Milito ha segnato 30 gol stagionali.
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Una foto della nazionale argentina nel 2007: Milito ha giocato in totale 25 partite segnando 4 gol con la maglia biancoceleste.
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Dopo l'Inter Diego Milito è tornato in Argentina al Racing Avellaneda con cui ha vinto il Torneo de transicion del 2014.
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Diego Milito portato in trionfo dopo la vittoria del campionato con il suo Racing Avellaneda nel 2014.
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Soprannominato "Il Principe" per la sua somiglianza con Enzo Francescoli, per lui parlano i numeri: 252 reti in carriera in 606 presenze, due campionati argentini (uno vinto ad inizio carriera e uno del 2014) e il ruolo di bomber nell'Inter dei miracoli, quella di José Mourinho che nel 2010 centrò uno storico Triplete grazie anche ai 30 gol stagionali dell'argentino. Per sempre nella storia dell'Inter ma anche in quella del Genoa, società che nel 2004 lo scovò dal Racing Avellaneda. 

Nel gennaio 2004 Milito arrivò in rossoblù nella serie B italiana mostrando subito le sue capacità: 33 reti in 59 presenze prima di essere costretto a lasciare Genova dopo la retrocessione a tavolino per la combine di Genoa - Venezia. Viene ceduto in Spagna, al Real Saragozza, e conferma il suo talento segnando 61 gol in tre anni. Nel 2008, pur di tornare al suo Genoa, rifiuta il Tottenham ed esordisce in serie A: sarà un anno devastante con 24 reti in 31 partite. 

Nel 2009 l'Inter lo porta a Milano per circa 25 milioni e in nerazzurro scrive la storia: Triplete al primo anno sotto gli ordini di Josè Mourinho, 22 reti in campionato, 6 in Champions League e 30 stagionali. Diventa l'idolo della curva nord e a Milano resta altri quattro anni segnando altri 46 gol.

Nell'estate 2014 decide che è arrivato il momento di tornare a casa al Racing Avellaneda e fa in tempo a vincere un altro campionato nel 2014 prima di annunciare il ritiro. 

Anche la pagina ufficiale della serie A lo ha salutato con una delle sue massime, riassunto perfetto di tutta una carriera:

"Quando sono lì, in campo, il gol non è un pensiero leggero né un'ossessione, è semplicemente il mio mestiere..." Diego Milito

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