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January 13 2015
L'Italia "ha proposto un cambiamento del paradigma economico di questi anni per cambiare marcia perchè o si cambia marcia sull'economia o diventiamo il fanalino di coda di un mondo che cambia rapidamente".
Così Matteo Renzi ha parlato oggi
all'Europarlamento nel corso del discorso per la fine della presidenza italiana della Ue. Ecco i passaggi principali del suo discorso preparato dalla sua ghost writer.
Ecco chi è la donna che sussurrava a Renzi le frasi giuste
- "È simbolico che proprio oggi la Commissione presenti la comunicazione sulla flessibilità e sulle regole del fondo strategico per gli investimenti: si tratta di due operazioni su cui il nostro giudizio è positivo, stiamo andando nella giusta direzione anche se dobbiamo fare di piu'".
"Siamo pronti a fare la nostra parte, siamo pronti a essere generosi con il Fondo per gli investimenti e a credere nell'investimento sulla flessibilità".
Le suggestioni di un'Europa fortezza
"Lo spauracchio della demagogia puo' portare qualche decimale di voto in più ma non saremmo più liberi: quando si pensa di difendere la nostra identità riducendosi in fortezza in nome della sicurezza dobbiamo sempre ricordarci che libertà e responsabilità sono le precondizioni per la sicurezza... E ciò è tanto più vero dopo gli attacchi del terrorismo a Parigi. Condizione per respingere suggestioni da Europa-fortezza "è che l'Europa torni a fare il proprio mestiere, disegnando il proprio futuro", lasciandosi alle spalle la fase in cui l'Europa "era solo economia, vincoli, austerità: ora possiamo dire che è stato un errore e quel cambiamento che la Commissione Juncker sta portando andava immaginato negli ultimi sei anni" non negli ultimi sei mesi .
La citazione di Dante Alighieri
Il luogo
dell'Unione europea, ha aggiunto Renzi, "non è la fortezza
ma la piazza, il museo, la scuola, la parola chiave non è
conflitto e scontro, è dialogo e incontro". Si tratta della
risposta di una classe dirigente consapevole delle proprie
responsabilità politiche di fronte ai cittadini. Rispondendo
a qualche deputato del fronte euroscettico che rumoreggiava,
Renzi ha poi riproposto la frase che Ulisse rivolge ai compagni
con i quali s'imbarca nel XXVI canto dell'inferno della
Divina commedia: "fatti non foste a viver come bruti, ma per
seguire virtute e canoscenza". Rispondendo a qualche deputato
dissenziente, Renzi ha detto: capisco che "per qualcuno è
difficile leggere più di due libri, io ho imparato a
studiare la storia della mia città, ho letto Dante Alighieri
e quando mette in bocca a Ulisse un riferimento
straordinariamente efficace per l'oggi, quando vogliono
rintanarci a casa sconvolti e impauriti" lancia "un grande messaggio. Il Parlamento europeo è a un bivio, scelga se immaginare di vivere come bruti inseguendo il messaggio demagogico che non consentirà di governare l'Europa o seguire virtù e conoscenza ed essere sul serio europei".