Economia
December 15 2017
Walt Disney ha comprato le attività di intrattenimento della 21st Century Fox di Ruperth Murdoch. Un'operazione molto importante nel mercato dei media americano con un risvolto politico non secondario dato che è stato salvaguardato il canale Fox News molto caro al presidente Trump.
Ma vediamo come è andata.
Il valore dell'operazione è di 52,4 miliardi di dollari che raggiunge quota 66,1 miliardi considerati i 13,7 miliardi di debito di Fox che Disney si accollerà.
Con l'operazione, che dovrebbe chiudersi in 12-18 mesi, la 21st Century Fox di Murdoch passa a Disney la quale cede al magnate americano il 5% della società facendolo diventare primo investitore industriale del gruppo nascente dall'operazione.
In base all'accordo raggiunto, Disney acquista gli studios di Fox, ma anche Sky, Star India, e una serie di Pay-tv fra cui Fx e National Geographic. Aggiunte importanti che consentono a Disney di ampliare il suo portafoglio di supereroi, includendo ad esempio anche gli X-Men, e serie animate storiche, come i Simpsons.
Alla guida di Disney, almeno fino al 2021 resterà Bob Iger mentre nulla è trapelato su eventuali incarichi per Murdoch.
Non rientra nell'operazione il canale Fox News, rete molto apprezzata dal presidente americano Trump, che non avrebbe visto di buon occhio il suo passaggio a Disney sotto Iger, che in passato non ha escluso una sua candidatura alle elezioni del 2020 come democratico. La Casa Bianca precisa infatti che Trump ha sentito Murdoch per congratularsi per l'accordo: l'intesa - ha detto il presidente - è positiva in termini di creazione di posti di lavoro.
La nuova Fox resterà con un cash flow di 2 miliardi di dollari l'anno e ricavi annuali per 10 miliardi di dollari. Il tycoon descrive la vendita come un ritorno alle radici, un ritorno - come molti lo vedono - a quella che è la sua vera passione, l'informazione.
Problemi di antitrust non dovrebbero esserci. Lo dimostra l'impegno che Fox si è assunta a pagare (2,5 miliardi di dollari) in caso di stop.
Per Disney l'intesa consente di rafforzarsi sul digitale e all'estero e l'accordo apre la strada a una rivoluzione a Hollywood mettendo a dura prova colossi dello streaming come Netflix e Amazon, sui quali si abbatte anche la decisione delle autorità americane di abolire la neutralità della rete aprendo la strada a un web a due velocità.