Il palazzo del Quirinale allestito all'esterno con le mimose per la giornata internazionale della donna a Roma, 08 marzo 2017. ANSA/ANGELO CARCONI
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March 08 2019
Se siete donne e cercate lavoro in Europa, mettete in valigia capi pesanti e pensate a Lituania, Finlandia o Svezia. Se invece puntate a cariche politiche, potete ambire anche a Belgio o Spagna. In occasione dell’8 marzo è Eurostata fotografare l’Europa in rosa. L’Italia si guadagna la maglia nera nell’occupazione di genere, ma si piazza al di sopra della media tra chi occupa posizioni politiche.
Meno pagate ma anche meno occupate. In Europa le donne che lavorano continuano ad essere meno degli uomini. Il tasso occupazione femminile tra i 20 e i 64 anni - secondo i dati Eurostat pubblicati nel marzo 2019 – resta di 11,5 punti inferiorea quello dei coetanei maschi: il 66,5% contro il 78%. Un divario che varia molto da paese a paese: solo un punto in Lituania, 3,5 in Finlandia, 4 in Svezia.
All'estremo opposto della scala, il maggior divario occupazionale tra uomini e donne a Malta (24,1 punti percentuali), seguito da Italia (19,8) e Grecia (19,7).
Un indice in generale in diminuzione nella maggior parte degli Stati membri dell'Unione Europea. Rispetto a cinque anni fa, il divario occupazionale di genere è diminuito nell'UE di 0,7 punti percentuali (da 12,2 punti percentuali nel 2012 a 11,5 nel 2017). A fare più progressi Malta e in Lussemburgo, seguite da Slovacchia e Germania. Ma ci sono anche paesi dove aumenta: Ungheria, Irlanda e Bulgaria.
La politica diventa sempre più rosa. Se le donne in Europa occupavano nel 2003 circa un quinto dei seggi nei parlamenti nazionali dei paesi europei, nel 2018 sono arrivate al 30%. Meno dei colleghi uomini, ma comunque una rivoluzione in atto. Con in testa sempre gli stessi.
Non sorprende che sia la Svezia ad avere la percentuale più alta di donne nel parlamento nazionale con il 47%. A seguire Finlandia (42%), Belgio e Spagna (entrambi al 40%). Un numero significativo di donne ha anche occupato seggi in Austria (37%), Danimarca e Portogallo (entrambi al 36%) .
All'estremo opposto, le donne rappresentano meno di un quinto dei membri del parlamento nazionale in Ungheria (13%), Malta (15%), Cipro e Grecia (18%) e Romania (20%).
L’Italia in questo caso si piazza nella parte alta della classifica con il 35%. Ma non nel governo. Nel 2018, la quota maggiore di donne membri del governo è stata registrata in Spagna e Svezia (52%), seguita da Francia (49%), Paesi Bassi (42%) e Danimarca (41%).Nella parte inferiore della scala, le donne rappresentavano meno di un quinto dei membri del governo in Ungheria (7%), Malta (12%), Cipro, Italia e Polonia (17,0%). Ma in generale la percentuale di capi di governo femminili nell'UE non ha mai superato il 14% negli ultimi quindici anni.
Politica e lavoro a parte, dove si vive meglio se si è donne? Una classifica la pubblica Nestpick, con qualche curiosità.