Economia
March 06 2018
Qualsiasi governo dovesse nascere, dovrà comunque chiedere la fiducia a uno di loro: o alla Lega o al Movimento 5 stelle, i due partiti che hanno fatto il pieno di voti durante le elezioni politiche 2018.
Nel programma del nuovo esecutivo, se vorrà durare a lungo, ci sarà di sicuro dunque qualche provvedimento per accontentare il partito guidato da Matteo Salvini o, in alternativa, il movimento capeggiato da Luigi Di Maio.
Oltre a proporre nuove misure come il Reddito di cittadinanza e la stretta contro l’immigrazione clandestina, sia la Lega che l’ M5S hanno promesso anche di rottamare alcune contestatissime riforme approvate dai governi Monti e Renzi. Ecco, di seguito, quali sono.
La riforma del lavoro del governo Renzi è entrata più volte nel mirino della Lega e soprattutto del Movimento 5 Stelle. Entrambe hanno dichiarato la volontà di abolirla, anche se in realtà non si riferivano a tutta la riforma ma soprattutto a una parte: l’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori che obbliga le aziende a reintegrare un dipendente lasciato a casa, quando il licenziamento viene dichiarato illegittimo dal giudice.
Di Maio ha detto più volte che, qualora andasse al governo, reintrodurrebbe l’articolo 18 mandando in soffitta una parte importante del Jobs Act. Anche la Lega si è sempre espressa contro l’abolizione dell’articolo 18 ma, dovendosi confrontare con le posizioni diverse del resto del centrodestra, non ha insistito troppo su questo tema durante la campagna elettorale.
La Legge Fornero, cioè la riforma delle pensioni del governo Monti, è l’altra legge più bersagliata in campagna elettorale da Di Maio e Salvini. Entrambe i vincitori delle elezioni vogliono dunque rottamarla anche se non è ben chiaro come e con quali coperture finanziarie. La Lega ha sempre parlato di cancellazione totale ma, nel caso di un governo di centrodestra, dovrà vedersela con i suoi alleati di Forza Italia che hanno una posizione più morbida.
Il Movimento 5 Stelle ha parlato di consentire a tutti il pensionamento dopo 41 anni di carriera, indipendentemente dall’età. Se la soluzione fosse questa, si tratterebbe di un cambiamento soft visto che già oggi la Legge Fornero consente di mettersi a riposo con 42 anni e 7 mesi
Sia il centrodestra guidato dalla Lega che il Movimento 5 Stelle sono per rivedere la legge 107 del 2015, la riforma dell’istruzione del governo Renzi, compresa la parte che riguarda l’alternanza scuola-lavoro. La Lega ha però una posizione meno radicale perché vuole migliorare il percorso formativo degli studenti, rendendolo più aderente al modello tedesco. I 5 stelle sono invece per un’ abolizione dell’alternanza scuola lavoro, sostituendola con percorsi formativi più ampi che si chiamano Azioni di Apprendimento sul Territorio.