Musica
September 01 2017
In genere nei concerti delle band con diversi lustri sulle spalle, i brani nuovi sono vissuti quasi come uno scotto necessario per arrivare finalmente ai grandi classici del passato.
Non è stato così ieri sera all'Home Festival di Treviso per i Duran Duran che, nell’eterno derby con gli Spandau Ballet, hanno dimostrato una maggiore capacità di rinnovamento, pur senza snaturare il loro inconfondibile stile, come rivelato dal convincente Paper Gods del 2015, quattordicesima fatica in studio di una delle band più iconiche degli anni Ottanta. Un album all'insegna del pop elettronico che, se fosse stato inciso da una boy band di oggi, avrebbe fatto gridare al miracolo.
L’inizio del concerto è affidato proprio alla suggestiva title track Paper Gods, una gemma pop in cui il gospel sposa l’elettronica e dove il testo, affatto banale, è un invito a tenersi alla larga dagli idoli fallaci del terzo Millennio.
Bastano poche battute per riconoscere l’inconfondibile incedere marziale di Wild Boys, che infiamma il main stage dell'Home Festival. Un brano che magari dirà poco ai millenials ma, per chi ha oggi intorno ai quarant’anni, ha rappresentato un vero e proprio inno generazionale, che ha fatto tornare indietro le lancette del tempo al 1984, anche se il sound della canzone è ancora oggi attualissimo.
Grande entusiasmo suscita anche la cinematica A view to a kill, brano amatissimo dal pubblico italiano, che supporta il cantante inglese con un coro a pieni polmoni.
"Grazie mille Treviso -saluta Simon Le Bon, apparso divertito e in grande forma- I Duran Duran e l'Italia vanno d'accordo come la panna nel caffè".
Ritmi più morbidi e romantici caratterizzano la suggestiva Come undone, ma è solo una pausa momentanea perché è davvero travolgente il groove di due brani benedetti dalla produzione del mai abbastanza lodato Nile Rodgers, Notorius e Pressure Off, uno dei migliori singoli pop degli ultimi dieci anni, in cui è evidente l'influenza del sound degli Chic nei perfetti incastri tra la chitarra wha wha di Dominic Brown e il basso rotondo di John Taylor.
Le recenti Last Night in the City e Face for today, pur con il loro sound contemporaneo scandito dalla cassa dritta, sono brani tipicamente duraniani, che non sfigurano accanto ai loro classici.
Non poteva mancare il singalong nella splendida ballad Ordinary World, che ha segnato la rinascita artistica della band dopo qualche anno travagliato, mentre ha convinto pienamente la trascinante cover di White Lines di Grandmaster Flash & Melle Mel, un brano storico in quanto è stato il primo brano hip hop con un contenuto sociale(l’abuso di cocaina) nel lontano 1983.
Eccellente il nuovo arrangiamento di Girls on Film, in cui le tastiere ipertrofiche dell’enigmatico Nick Rhodes, il vero regista del suono duraniano, giocano un ruolo di primo piano.
Bis quasi obbligati, con la malinconica bellezza di Save a Prayer, un capolavoro senza se e senza ma, e la gioiosa levità di Rio.
I Duran Duran non si sono adagiati sul loro glorioso passato, ma sono cresciuti anno dopo anno come live band, sfornando nel 2015 un gioiellino pop come Paper Gods, i cui brani sono stati ieri sapientemente alternati a una scaletta greatest hits che ha reso tutti felici.
I “ragazzi selvaggi”, visto che portano benissimo la loro età, hanno confermato ancora una volta di essere un gruppo di grandi professionisti che sanno come far divertire i loro fan con uno show impeccabile sia dal punto di vista musicale che scenografico.
Simon Le Bon, John Taylor, Nick Rhodes e Roger Taylor, nonostante gli oltre 100 milioni di dischi venduti, hanno dimostrato di avere ancora molto da dire e da dare al pop, coniugando la capacità di tenere il palco di una band con quarant’anni di carriera alle spalle con la freschezza di un gruppo di esordienti.
La serata musicale del main stage è stata inaugurata nel tardo pomeriggio dall'eccellente performance dei The Horrors, band proveniente da Southend-on-Sea, nell'Essex inglese, che da 11 anni porta avanti la gloriosa tradizione del post punk con un sapiente uso dell'elettronica e delle dissonanze noise-rock, guidati dal carismatico frontman Faris Badwan "Rotter", abile nell'incarnare le inquietudini del Terzo Millennio, affiancato dal chitarrista Joshua Von Grimm, dall'organista Spider Webb, dal bassista Tomethy Furse e dal batterista Coffin Joe.
Oggi si sarebbe dovuta tenere la seconda giornata dell'Home Festival, ma, a causa del maltempo, è stata cancellata l'intera programmazione, per cui gli attesi concerti di Liam Gallagher, Justice, The Wailers, Samuel, Planet Funk, ecc ecc... sono definitivamente saltati.
Ecco la nota stampa rilasciata dagli organizzatori: "Gli organizzatori di Home Festival con estremo rammarico sono costretti ad annullare solo la data di oggi, primo di settembre 2017, per verificare e ripristinare i danni avvenuti alle strutture.
Quindi, per garantire la sicurezza da adesso l’area resterà chiusa fino all’apertura dei cancelli prevista per domani alle ore 15, giornata nella quale la programmazione artistica sarà rispettata completamente.
Coloro che hanno acquistato il biglietto giornaliero del 1 settembre 2017 possono richiedere il rimborso rivolgendosi al circuito prevendita presso il quale lo hanno acquistato entro e non oltre il 15 settembre 2017.
Coloro che hanno acquistato il biglietto giornaliero del 1 settembre 2017 attraverso i nostri PR possono richiedere il rimborso presentando il biglietto integro presso Home Rock Bar, Via Fonderia 73, Treviso entro e non oltre il 15 settembre 2017, dal lunedi al venerdi. Infoline: 0422 1562547 oppure 366 2301378.
Coloro che sono in possesso di un abbonamento ai quattro giorni riceveranno prossimamente un codice sconto per Home Festival 2018.
Coloro che esibiranno in biglietteria del festival il biglietto acquistato per la giornata di venerdì 1 settembre 2017, potranno acquistare un biglietto scontato a € 15 per gli show di sabato 2 settembre e domenica 3 settembre 2017 (orario cassa dalle 14:00 alle 22:00)".
La setlist del concerto dei Duran Duran all'Home Festival di Treviso - 31 agosto 2017
Paper Gods
Wild Boys
A View to a Kill
Last Night in the City
Come Undone
Notorious
Pressure Off
Hold Back the Rain
Ordinary wold
Face for Today
White Lines (Don't Don't Do It)
(Grandmaster Melle Mel cover)
Girls on Film
Bis
Universe Alone / Save a Prayer
Rio