È morto Eddie Van Halen, il genio che ha rivoluzionato la chitarra

Aveva 65 anni Eddie Van Halen, uno dei chitarristi più geniali e innovativi della storia della musica contemporanea. La causa del decesso è un tumore alla gola. Nato in Olanda a Nimega, ma naturalizzato statunitense, è stato il cofondatore dell'omonimo gruppo insieme al fratello batterista, Alex.

Eddie è stato un innovatore, un genio del nostro tempo, un musicista dal talento immenso come dimostrano i riff e gli assoli che hanno reso indimenticabili i dischi dei Van Halen. A cominciare dal primo omonimo album uscito nel 1978, un disco fulminante in cui compaiono brani epici come Runnin' with the devil, You really got me (una cover del classico dei Kinks) e Ain't talking about love. Senza dimenticare il minuto e 42 secondi di assolo, denominatoEruption, uno dei momenti più alti della sua carriera. A quel disco, considerato a ragione una pietra miliare dell'hard dock made in Usa, fecero seguito altri album, tutti caratterizzati dal suono inconfondibile e unico della sua chitarra, presente anche in Beat It, il brano di Michael Jackson tratto dal best seller Thriller (prodotto da Quincy Jones).

Tra le pietre miliari Women and children first, seguito dal capolavoro assoluto, Fair Warning, pubblicato nel 1981, e poi ancora 1984 l'album del superhit Jump. L'ultimo disco in cui compare Eddie Van Halen è stato pubblicato il 31 marzo del 2015. Si tratta di Tokyo Dome Live in Concert, l'album dal vivo registrato nel corso del tour che aveva segnato il ritorno del cantante originale della band, David Lee Roth.

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