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September 11 2017
"Il mio è un atto di amore: non sono uno sfascista". Rosario Crocetta ritira la sua ricandidatura alla guida della Sicilia. Incontra Matteo Renzi al Nazareno e sigla l'intesa sul nome di Fabrizio Micari: il rettore di Palermo sarà il candidato del centrosinistra, sostenuto dal Pd, da Leoluca Orlando, dal movimento di Crocetta e da Ap.
Ma la sinistra, come annunciato, si smarca e si compatta attorno al nome di Claudio Fava: l'editore Ottavio Navarra, indicato dal Prc, si ritira per sostenere il candidato di Mdp e SI.
Sarà dunque corsa a cinque per Palazzo d'Orleans: Micari e Fava si misureranno con il pentastellato Giancarlo Cancelleri, l'uomo del centrodestra Nello Musumeci e un outsider: Vittorio Sgarbi che si presenterà con la sua lista Rinascimento.
Il governatore uscente si rassegna al passo indietro in nome dell'unità. "Nei sondaggi ho la stessa percentuale di cinque anni fa, quando poi ho vinto", si rammarica. Ma aggiunge: "Non sono uno sfasciatutto. Resto nel Pd, senza odio né livore". Crocetta nega di aver negoziato di candidare un suo uomo in ticket con Micari. Ma nell'incontro con Renzi, presente anche il segretario regionale Dem Fausto Raciti, si raggiunge un'intesa legata anche alle politiche: Crocetta presenterà in Sicilia una lista del suo movimento per il Senato, legata al Pd. E potrebbe così fare ingresso lui stesso a Palazzo Madama. (ANSA)