Economia
September 15 2023
Notizie poco rassicuranti per il nostro paese emergono dal Rapporto Circonomia presentato da Conou, il consorzio nazionale degli oli minerali usati. Pur se quello dell'economia resta tema centrale in ambito aziendale ci sono dei problemi che ne hanno frenato crescita ed espansione come ha ammesso il presidente di Conou, Riccardo Piutni, al punto che l'Italia ha perso il prestigioso primato che aveva in materia in Europa.
L’economia circolare “ha bisogno di impianti: sono preoccupato quando sento i nostri raccoglitori che dicono che per certi tipi di rifiuti sono costretti ad andare all’estero”. Lo ha detto il presidente del Consorzio nazionale degli oli minerali usati Riccardo Piunti, a margine della presentazione del quarto Rapporto Circonomia, il Festival dell’economia circolare e della transizione ecologica promosso in collaborazione con Legambiente, Kyoto Club, Fondazione Symbola. Però, ha sottolineato, “sono convinto che l’Italia sia in un’ottima posizione anche perché quello che è vincente è il modello organizzativo. Il consorzio senza fini di lucro al centro del sistema della filiera ha dimostrato di funzionare, e lo ha fatto fin dal primo, che è il nostro consorzio, quello degli oli minerali usati, che ci ha portato ad essere eccellenza europea. Noi – ha chiarito – rigeneriamo il 98 per cento degli oli lubrificanti usati. Questo dimostra che se ci sono gli impianti l’economia circolare in Italia funziona meglio che altrove. Magari facciamo gli impianti anche per gli altri rifiuti”, ha aggiunto.
Il Rapporto è stato presentato a Roma, presso la Sala “Gianfranco Imperatori” dell’Associazione Civita, alla presenza del presidente del Consorzio nazionale degli oli minerali usati Riccardo Piunti, della vicecapogruppo del Pd alla Camera Simona Bonafé, del presidente di Legambiente Stefano Ciafani, e del padrone di casa, Gianni Letta, presidente dell’Associazione Civita. Nel presentare il rapporto, il direttore scientifico del Festival Roberto Della Seta ha voluto rimarcare come questo certifichi che “l’Italia, fino all’anno scorso primatista in Europa in economia circolare, cioè nella capacità di utilizzare nel modo più efficiente le risorse naturali, non è più in testa alla classifica, sorpassata dall’Olanda”. Ma più del “sorpasso” olandese, a colpire è “il brusco rallentamento del cammino green italiano negli ultimi anni. In tutti gli indicatori tranne uno (tasso di riciclo dei rifiuti), dal 2018 in poi corriamo di meno della media dei Paesi Ue. Talvolta – ha aggiunto – il peggioramento non è solo relativo ma assoluto: consumiamo più materia e produciamo più rifiuti sia per abitante che per unità di Pil (mentre i dati medi europei segnano una riduzione), produciamo più emissioni climalteranti pro-capite (dato medio europeo: -7 peggio dell’Europa nel consumo di energia fossile (noi stabili, in Europa -5 per cento) e nella crescita delle energie rinnovabili: +7 per cento sul totale dei consumi contro il +14 per cento dell’Europa, +2,2 per cento sulla produzione elettrica contro il +15,2 per cento europeo”.Lo riporta Nova Agenzia, per vedere il video clicca qui