Social network
August 26 2022
Lotta senza esclusioni di colpi, social e non solo. A un mese dalle elezioni politiche, il dibattito verso il Parlamento entra nel vivo e mai come stavolta la partita si gioca anche su Facebook, Instagram, Twitter e TikTok. Perché se ogni voto conta, una buona strategia online potrebbe consentire di guadagnare un buon numero di preferenze da parte dei tanti indecisi (nel 2018 ci fu il picco più alto di astensionismo dal 1948, con il 27% degli aventi diritto che non sono andati alle urne e gli attuali sondaggi indicano una quota superiore al 20%). Per quanto ultimamente si siano accorti un po' tutti della necessità di intercettare i più giovani sui social media che prediligono, cioè TikTok e Instagram, il principale banco di prova per partiti e leader politici nostrani resta Facebook.
Circoscrivendo il campo ai volti noti, sul social più utilizzato dagli italiani è Matteo Salvini a guardare tutti dall'alto. Numeri alla mano, il numero uno della Lega conta 5 milioni di seguaci ed è inseguito da Giuseppe Conte. L'ex Presidente del Consiglio è salito a 4,5 milioni di follower, quasi il doppio dei 2,3 milioni di sostenitori di Giorgia Meloni. Più staccati gli altri, con Silvio Berlusconi e Matteo Renzi appaiati con 1,1 milioni di follower ciascuno, mentre a chiudere la speciale classifica sono Carlo Calenda ed Enrico Letta: 277mila like sono arrivati alla pagina del leader di Azione, 145mila per l'esponente del Partito Democratico.
Restando sempre alle cifre, guardando la media degli ultimi dieci post pubblicati* su Facebook esce fuori uno spaccato particolare, per quanto parziale, poiché a pesare sui numeri sono i diversi approcci al mezzo dei team che curano la comunicazione dei leader di partito, ma anche e soprattutto la modalità d'azione, cioè quanti post si decide di condividere nell'arco della giornata e con quale frequenza si sceglie di farlo. Salvini e Calenda, ad esempio, pubblicano molti più post rispetto agli altri, registrando così un numero di reazioni (parlare di like e cuori sarebbe limitativo, poiché c'è anche chi reagisce al post con gli emoji della rabbia e del sorriso) scostanti tra i vari post. Al contrario Berlusconi è quello che ne pubblica meno, perché Forza Italia predilige altri mezzi per diffondere proposte ed entrare in contatto con i propri sostenitori.
Ad ogni modo, stando alle ultime pubblicazioni Facebook delinea una lotta a due tra Meloni e Conte. Entrambi sono rappresentanti di partiti che poggiano su una base fedele nel seguire i rispettivi capipopolo online e offline, così la leader di Fratelli d'Italia registra una media di 20.465 reazioni, mentre il seguito del Movimento 5 Stelle (nato proprio grazie al digitale) porta in dote a Conte una media di 29.650 reazioni. Quanto detto su Salvini permette a Renzi di salire al terzo posto con una media di 4.126 reazioni, mentre il capo della Lega si ferma a 1.865 reazioni medie. Alle sue spalle ci sono Berlusconi (925) e Calenda (862), mentre più indietro è Letta con una media di 450 reazioni. Impossibile definire la tendenza come una tendenza di voto, poiché il paese reale è ben oltre Facebook e i social network, tuttavia chi di dovere potrebbe magari tenerne conto per capire come muoversi in proiezione del rush finale.
*L'analisi dei post è stata effettuata il 23 agosto, nella fascia 19,30-20,30