Elezioni Europee 2024: l'analisi del voto in Italia | i numeri

Le elezioni europee del 2024 hanno rappresentato un momento cruciale per la politica italiana e europea. I risultati delle elezioni hanno mostrato tendenze significative e mutamenti nell'opinione pubblica italiana, con importanti implicazioni per il futuro politico dell'Unione Europea. Con un'eccezione: le elezioni europee del 2024 in Italia hanno visto una netta affermazione di Fratelli d'Italia (FdI), consolidando la leadership di Giorgia Meloni nel panorama politico nazionale.

Guardando ai numeri, con ormai la quasi totalità dei seggi scrutinati, vediamo FdI attestarsi sul 28.81% seguito dal Pd con 24,07%. Si ferma al 9,01% la Lega, superata da Forza Italia con il 9,62%. Si ferma poco prima del 10% - al 9.99% il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte.

Il partito Fratelli d'Italia, guidato da Giorgia Meloni, ha quindi ottenuto un successo significativo, consolidando la propria posizione come una delle forze politiche principali del panorama italiano. Con oltre 2,3 milioni di preferenze personali, Meloni ha dimostrato di avere un forte seguito popolare, confermandosi una figura centrale nella politica italiana. Questo risultato non solo rafforza la sua leadership all'interno del partito, ma le conferisce anche un ruolo di rilievo nel contesto europeo, dove potrà influenzare le politiche dell'Unione in modo più incisivo. Anche il Partito Democratico ha registrato una buona performance elettorale, riuscendo a recuperare parte del terreno perso nelle precedenti consultazioni. Il PD ha ottenuto un numero significativo di seggi, dimostrando di avere ancora un'ampia base di sostegno tra gli elettori italiani. Questo risultato è stato possibile grazie a una campagna elettorale focalizzata sui temi sociali ed economici che più preoccupano i cittadini, come il lavoro, l'ambiente e i diritti civili . Il vero boom di queste elezioni è stato registrato dall'Alleanza Verdi e Sinistra, che ha ottenuto un incremento significativo dei voti rispetto alle aspettative arrivando al 6,72%. Questo risultato evidenzia un crescente interesse degli elettori per le tematiche ambientali e una maggiore sensibilità verso le questioni sociali, che AVS ha saputo interpretare e rappresentare efficacemente nella sua campagna . Tra gli altri partiti, si segnala la performance non soddisfacente de gli «Stati Uniti d'Europa» di Renzi e Bonino che si fermano al 3,7 per cento con 150 mila voti, mentre la lista «Siamo europei» di Calenda ottiene il 3,3 per cento. Anche la Lega di Matteo Salvini, rispetto alle elezioni europee del 2019, ha visto un calo significativo, passando dal 34,3% al 9,01%.

Facendo un confronto tra voti reali e proiezioni, il Movimento 5 Stelle, tradizionalmente forte nei sondaggi nazionali, ha subito una flessione nei consensi, ottenendo percentuali inferiori rispetto alle elezioni politiche nazionali precedenti. Il Partito Democratico, pur mantenendo una solida base di elettori, ha registrato un calo rispetto alle aspettative, evidenziando una continua frammentazione del voto di sinistra. Al contrario, la Lega ha consolidato il suo sostegno, confermando il trend positivo iniziato nelle elezioni politiche nazionali. Fratelli d'Italia ha anch'esso fatto registrare un notevole aumento dei voti, confermando la sua ascesa come uno dei principali partiti di destra nel panorama italiano. Questi risultati riflettono un quadro politico in continua evoluzione, con un'elettorato che mostra una crescente eterogeneità di preferenze e una maggiore polarizzazione ideologica.

Non sono mancate le piccole tensioni interne. Nella coalizione di centrodestra, Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha espresso il desiderio che Antonio Tajani - leader indiscusso con circa 390.000 voti - riconosca il contributo significativo del suo partito. Lupi ha sottolineato il successo dell'obiettivo condiviso con Forza Italia di raggiungere il 10%, rafforzando il Partito Popolare Europeo e stabilizzando il governo di Giorgia Meloni. Lupi ha evidenziato l'importanza del contributo di Noi Moderati per questo risultato positivo e l'aumento del consenso per il governo Meloni, definendolo un segnale di successo per la loro proposta politica unitaria.

Tra i nomi che sbarcheranno al Parlamento Europeo c'è quello di Ilaria Salis. L'attivista, attualmente agli arresti domiciliari a Budapest, ha indubbiamente contribuito al successo della lista Verdi-Sinistra. Ha ottenuto oltre 176mila voti nelle due circoscrizioni in cui è candidata con AVS: il Nord-Ovest, dove è capolista, e le Isole.

Nel Partito Democratico emerge l'exploit del sindaco di Bari, Antonio Decaro, nonostante sia stato coinvolto in una polemica con risvolti giudiziari durante la campagna elettorale. Questo incidente non ha intaccato la sua popolarità, come dimostrano i 495.617 voti ottenuti nella circoscrizione dell'Italia meridionale. Decaro trascina l'intero partito a un risultato sorprendente, rendendo la Puglia la seconda roccaforte "rossa" dopo l'Emilia Romagna e superando anche la Toscana. Il primo cittadino di Bari ha ottenuto il doppio dei voti rispetto all'altra big in lista, Lucia Annunziata, e quattro volte tanto quelli di Pina Picierno, parlamentare uscente del PD.

Molto atteso, non solo all'interno della Lega, è stato il risultato di Roberto Vannacci. Il generale ha ottenuto un successo straordinario, superando il mezzo milione di consensi, con un record di voti nella circoscrizione Nord Ovest. Questa prestazione lo posiziona come uno dei candidati più votati e influenti all'interno della Lega.

Uno degli aspetti più rilevanti di queste elezioni è stato il tasso di astensione record. La partecipazione degli elettori italiani è stata inferiore rispetto alle precedenti elezioni europee, con molte persone che hanno scelto di non recarsi alle urne. Questo fenomeno di disaffezione politica potrebbe essere attribuito a vari fattori, tra cui la sfiducia nelle istituzioni europee e nazionali e la mancanza di un'offerta politica percepita come convincente da una parte significativa dell'elettorato .

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