Dal Mondo
July 24 2023
I risultati delle elezioni spagnole confermano lo scenario che da mesi si prefigurava: il Partito Popular è nettamente il primo partito del parlamento ma non potrà raggiungere la maggioranza assoluta alleandosi con la destra di Vox anche se questa non ha ottenuto un risultato particolarmente brillante; serve l'appoggio di altre formazioni politiche della stessa area. C’è quindi un margine di incertezza che potrebbe far sfociare il risultato elettorale in un parlamento senza maggioranza e a quel punto lo scenario principale resterebbe la ripetizione delle elezioni nel giro di qualche mese.
Al di là dei numeri è importante capire perché il voto spagnolo è importante in ottica europea. Le ragioni sono due: una è che la Spagna è il quarto paese europeo per importanza e passerebbe da un governo di sinistra ad uno di destra, seguendo una tendenza prevalente in tutto il continente; l’altra è che l’alleanza tra PP e Vox può essere un altro test della formula dell’alleanza tra popolari e conservatori europei che potrà prefigurarsi nel 2024. Anche in Spagna dunque potrebbe approdare una formula di governo all’italiana, una destra-centro tra popolari e Vox che ricalcherebbe la maggioranza di Giorgia Meloni. Si chiuderebbe il ciclo del centrosinistra anche in Spagna e nell’UE resterebbero soltanto cinque paesi in cui la sinistra è al governo.
Se si guarda la prospettiva geografica emerge un altro dato: Grecia, Italia, Spagna sarebbero tutto governate da forze di centrodestra. Ciò significherebbe potenzialmente fare blocco comune sia sul piano della politica economica che, in particolare, quella migratoria. Se si sommano le prospettive mediterranee e quelle europee, dunque, il governo italiano potrebbe ritrovarsi presto in una posizione diplomatica più forte. La Spagna tornerebbe un alleato e non il concorrente arcigno dell’ultimo governo Sánchez. I conti di Madrid ci diranno se questo scenario potrà a breve trasformarsi in realtà.