Tecnologia
September 22 2020
Due ottime notizie per Leonardo e per la nostra industria aerospaziale: il Ministero della Difesa austriaca ha scelto l'elicottero Leonardo AW169M per sostituire una ventina di Sud Aviation (poi Eurocopter e quindi Airbus Helicopter) modello Alouette III che svolgono missioni di trasporto leggero e collegamento da oltre cinquant'anni e che saranno radiati entro il 2023. Il contratto di acquisto per 18 unità è in fase di perfezionamento ma dovrebbe avere un valore di circa 300 milioni di euro ed includere l'addestramento e il supporto logistico per soddisfare anche missioni antincendio e di protezione civile fino al 2053.
Si tratta di un elicottero medio-leggero del quale attualmente sono operativi quasi un centinaio di esemplari e ne sono stati ordinati in tutto duecento, in grado di trasportare fino a dieci persone raggiungendo un peso massimo al decollo di 4,8 tonnellate. Il Ministero della difesa austriaco ha reso noto spiega di aver scelto gli elicotteri di Leonardo per le loro prestazioni seppure siano più costosi rispetto ai prodotti realizzati e offerti da Airbus e Bell. Vienna diventa quindi il primo cliente europeo della versione militare dell'AW169, facendo da apripista ad altre nazioni che sarebbero già interessate all'elicottero di costruzione italiana e aggiungendosi agli operatori governativi che lo hanno già ricevuto, ovvero la Gendarmería Nacional Argentina e la Polizia norvegese.
La notizia della vendita degli AW169 è stata diffusa all'indomani della nomina dell'Ad di Leonardo Alessandro Profumo alla presidenza dell'Associazione europea delle industrie dell'Aerospazio Difesa e Sicurezza (Asd). Profumo dovrà quindi dirigere questa realtà per i prossimi due anni; la Asd rappresenta sia grandi aziende, sia oltre tremila piccole e medie imprese, nonché le associazioni di 18 paesi europei impiegando nel comparto circa 840 mila addetti. "Sono onorato per questo incarico, che assumo con orgoglio e grande senso di responsabilità per il futuro. Con orgoglio perché in un contesto di emergenza, nel picco del Covid19, le capacità del nostro comparto hanno reso possibile il trasferimento di pazienti, medici e materiale sanitario dove ce n'era più bisogno, e hanno garantito comunicazioni, trasporti, monitoraggio, anche dallo spazio, nonché sicurezza fisica e digitale, in Italia e nel mondo. La responsabilità deriva dall'assumere l'incarico in una fase che pone sfide politiche, economiche, sociali e ambientali e che non può prescindere da un sistema europeo coeso anche a livello industriale". Profumo ha quindi sottolineato come le ricadute delle tecnologie sviluppate per la Difesa siano fondamentali per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, ricordando che seppure il Fondo europeo per la difesa sia stato ridotto da 12 a 8 miliardi per mano del Consiglio europeo nel luglio scorso, queste risorse saranno destinate alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, quindi si tratta comunque di un investimento per il futuro.