Il caos attorno agli elicotteri antincendio
Le operazioni di spegnimento degli incendi, dolosi o meno che siano, costano milioni di euro. La flotta dei Canadair dei Vigili del Fuoco infatti vola con l'equipaggio aereo della società Babcock perché l'Italia non dispone di piloti. Ma se per l'ingegner dell'antincendio boschivo dei vigili del fuoco ci vogliono 2000 ore di volo per formare un pilota di Canadair e almeno 10 anni perché l'Italia internalizzi il servizio, un pilota di elicotteri Aib Gian Paolo Giana (classe 1947) ci ha raccontato una realtà ben diversa. Secondo Giana, i piloti autocertificano le ore di volo che a volte sono poche centinaia e i tempi di arrivo dei mezzi di soccorso spesso sono più lunghi di quelli previsti per il contenimento dell'incendio
Che tipo di formazione serve per pilotare Canadair e elicotteri Aib?
«Sono 185 ore di volo per l'ottenimento della licenza di volo commerciale, a cui va aggiunta l'addestramento e l'esperienza per lo specifico servizio, che ricade sotto la licenza COAN, ed è estremamente variabile, ma normalmente si arriva a fare attività di trasporto di materiale al gancio/antincendio dopo le 500 ore di volo. Normalmente le regioni, in sede contrattuale chiedono un'esperienza minima di 800 ore di esperienza, su elicotteri a turbina, che sono quelli che servono per la lotta antincendio. Sappiamo che, per questo motivo in tantissimi casi viene fatta redigere un'autocertificazione al pilota, che si assume la responsabilità civile e penale per la dichiarazione mendace/incidente. Questa procedura potrebbe a mio avviso provocare una serie di altre azioni, come il nascondere l'incidente perché il pilota non era sufficientemente addestrato, oppure non aveva la esperienza richiesta, oppure ha superato le ore massime di permanenza in base (spesso i piloti stanno 12 ore su una sedia, ad disposizione dell'intervento, in condizioni anche igienicamente precarie, disattendendo tutte le norme contenute nella certificazione COAN che prevede per gli equipaggi una sistemazione idonea e orari di lavoro che normalmente vengono superati ampiamente)».
Come funziona il sistema di spegnimento degli incendi boschivi?
«C'è una sala operativa, normalmente alle dipendenze dell'assessorato alle foreste, che coordina le operazioni degli elicotteri. Normalmente l'elicottero, per avere un'azione efficace, dovrebbe alzarsi entro 5 minuti dall'avvistamento del fumo. E' provato che se l'intervento avviene entro i primi 10 minuti qualunque incendio può essere spento rapidamente.Trascorsi 10 minuti dall'accensione dell'incendio, nella maggior parte, dei casi è solo contenibile. In realtà, i bandi regionali prevedono tempi di risposta dall'attivazione di 40 minuti, problemi tecnici (frequenti) permettendo e i reali tempi di intervento superano di norma quelli previsti».
Quanto costa un'ora di volo con i vostri elicotteri?
«Il costo all'ora, calcolando il prezzo che facciamo noi con un Bell 407, comparabile e superiore al B3, è di 1380 euro ossia 24 euro al minuto di volo».
Cosa ne pensa degli ultimi incendi c'è una sufficiente prevenzione? Per sua esperienza di che natura sono?
«Poiché, dati alla mano, sembra che il 98% degli incendi è di natura dolosa, cosa confermata dagli inneschi di accensione trovati ormai da ogni regione, è evidente che non può esistere la prevenzione, perché se funzionasse, non ci sarebbero gli incendi».
Cosa può dirci delle società che gestiscono il soccorso nel cielo? Come mai non è affidato al pubblico?
«Il servizio pubblico affidato ai vigili del fuoco funzionava perfettamente, ma gli interessi privatistici di questi soggetti hanno fatto si che la maggioranza dei casi il servizio dei vigili del fuoco morisse in favore di quello privato. Infine come spesso accade appalti milionari come quello dei Canadair di cui abbiamo parlato da 388 milioni finiscono sotto la lente della guardia di Finanza. Infatti è di poche settimane fa la notizia della richiesta di rinvio a giudizio con udienza preliminare a ottobre per quattro persone, due ex di vertici di Babcock e due dirigenti del soccorso aereo dei vigili del fuoco accusati dalla procura di Roma di presunta turbata libertà degli incanti nel procedimento amministrativo diretto dall'affidamento del servizio di gestione dei Canadair».
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