Musica
March 13 2017
di Alessandro De Simone
A breve Theresa May dovrebbe premere il grilletto dell'articolo 50 e rendere operativa la Brexit, proprio mentre la London School of Economics grida che senza l'apporto dei cittadini stranieri l'economia del Regno Unito sarebbe in ginocchio. Forse il Primo Ministro inglese sarebbe dovuta venire a fare un giro dalle parti della zona ovest di Londra sabato 11 marzo, intorno alle 19. Avrebbe visto di fronte all'O2 Sheperd's Bush una doppia lunghissima e civilissima fila, come da tradizione britannica, ma formata tutta da italiani. Erano in attesa di entrare nel teatro che avrebbe ospitato il concerto di Elio e le Storie Tese, tappa londinese del loro primo tour europeo battezzato "Yes, we can't – Sì, noi cantiamo". Sold out, come già successo nelle precedenti tappe, da Amsterdam a Lussemburgo, e una location dalla maggiore capienza sarebbe stata certamente altrettanto colma. Solo nella capitale britannica ci sono circa settecentomila italiani, dai giovani camerieri e lavapiatti “che perché non li possono fare in Italia”, ai professionisti del marketing e della finanza che contribuiscono a mandare avanti - e non è un luogo comune questo - l'economia inglese. Tante storie, molte raccontate in Influx, il film di Luca Vullo che sta girando l’Europa e il mondo, documento importante della nuova emigrazione italiana con il Big Ben al posto di Miss Liberty. Nuova emigrazione italian che dal 1° gennaio 2020 potrebbe subire un forte ridimensionamento, quando il Regno Unito sarà ufficialmente fuori dall'Europa.
La formazione è quella tipo
Una serata con Elio e le Storie Tese era proprio quello che ci voleva, quindi, per distrarsi da questa preoccupazione. Le due ore con Elio & co partono invece subito alla grande, con il frontman che si presenta sul palco in canottiera, parrucca alla Verdone in Bianco, Rosso e Verdone e baffetti da sparviero. La voce è sempre la stessa, quella dei giorni migliori, così come il talento musicale della band che, prima di essere un collettivo dedito alla satira, è un gruppo di musicisti di livello straordinario. La formazione è quella tipo: Faso al basso, Christian Meyer alla batteria, Cesareo alla chitarra, Paola Folli splendida corista, Jantoman alle tastiere e Vittorio Cosma, anche lui alle tastiere e ormai sostituto ufficiale di Rocco Tanica nelle esibizioni live (come ha spiegato Elio, Rocco ha deciso di abbandonare i tour a seguito della sua relazione con una giovane bielorussa ventiduenne...).
Musica e risate: la scaletta
Quasi due ore di musica e risate, in cui si sono equilibrati grandi classici come John Holmes,Servi della gleba, SuperGiovane Mio Cuggino, e canzoni meno note, ma musicalmente eccezionali che hanno trascinato il pubblico, letteralmente scatenato. Il Rock and Roll, Come gli Area, Milza, Ritmo Sbilenco. Un concerto per intenditori di Elio, sotto tutti i punti di vista, anche per gli esilaranti siparietti comici tra tutti i componenti della band e le folli incursioni dell’architetto Mangoni, che ha fatto più cambi d’abito di Madonna. Ma soprattutto un momento di aggregazione importante per gli expat italiani.
Il sold out degli artisti italiani a Londra
Succede sempre più spesso a Londra che, proprio grazie alla straordinariamente folta comunità tricolore, sempre più spesso artisti italiani sbanchino i botteghini. Così è capitato negli ultimi anni. Da Carmen Consoli a Max Gazzè, fino a Giovanni Allevi, proprio la sera prima di Elio, e nelle prossime settimane sarà la volta di Dente (22 marzo), Manuel Agnelli e i suoi Afterhours (21 aprile), fino a culminare il 22 maggio con un grande concerto evento del premio Oscar Nicola Piovani alla Cadogan Hall. Merito soprattutto della TIJ Events, agenzia di promoter che da alcuni anni si impegna a portare la cultura musicale italiana a Londra, con successo sempre crescente.
C'è molto da imparare da serate come queste, sia per chi (come chi scrive) vive ormai da anni lontano da casa, per scelta e per necessità, e ricorda così che ci sono ancora tante belle cose per cui vale la pena dire che l'Italia è un gran bel posto, sia per quegli inglesi che ovviamente non c’erano e non ci saranno, che dal voto dello scorso giugno hanno fatto sentire sempre più intensamente il loro disprezzo nei confronti di quegli immigrati che rubano il lavoro ai loro figli. Già, uno di quei luoghi comuni tutto italiano che Elio ama mettere alla berlina nelle sue canzoni, ma che in questo tour continentale, in cui il vento di un populismo xenofobo spira sempre più forte, è diventato ad ogni tappa di scottante attualità.
La chiusura con "Forza Panino"
Elio e le Storie Tese si sono congedati dal pubblico londinesi con Parco Sempionee naturalmente, al grido di "Forza Panino", con Tapparella, uno dei loro cavalli di battaglia. Una splendida serata. Gli expat ringraziano, sperando che la signora May non voglia farci bere un’amarissima aranciata.