Musica
February 19 2022
A ventuno anni dal trionfo sanremese di Luce (Tramonti a Nord Est), Elisa ha sfiorato il bis quest'anno con O forse sei tu (superata solo da Brividi del duo Mahmood & Blanco), una ballad pop dagli echi disneyani di grande qualità, impreziosita dagli archi, con un testo ricco di poesia, che si è aggiudicata meritatamente il Premio Bigazzi per la Migliore Composizione. Elisa si è distinta fin dagli esordi, oltre che per le sue notevoli doti vocali, anche per essere una delle poche cantautrici italiane a scrivere i suoi testi direttamente in inglese, evitando così traduzioni che, come succede spesso, mal si conciliano con lo spirito originario della canzone. Le sue due anime musicali, quella pop italiana e quella cantautorale/indie internazionale, trovano il loro equilibrio perfetto nell'album Ritorno al Futuro / Back to the Future(Island Records), composto da 25 brani equamente suddivisi in due CD o LP (oltre, naturalmente, alla versione digitale, che ha due brani in più, On me eShout).
Un lavoro mastodontico, a tre anni di distanza da Diari Aperti, ricco di collaborazioni prestigiose: da Jovanotti a Mace, da Shablo a Elodie, passando per Giorgia, Rkomi, DRD, Venerus, Michelangelo, Don Joe, Roshelle, Andrea Rigonat, Stevie Aiello, Sixpm, Marz & Zef. Come tutti gli album-playlist ricchi di ospiti e di produttori, un format che oggi va per la maggiore, Ritorno al Futuro / Back to the Future ha il pregio di avere tante sfumature diverse, dall'urban al pop, dal rock alla musica celtica, che non annoiano mai l'ascoltatore, mentre, dall'altro lato, ha un suono poco uniforme, che strizza spesso l'occhio alle sonorità più in voga del momento, cercando di accontentare un po' tutti i gusti. L'apripista del progetto è stato il singolo Seta, pubblicato lo scorso 24 novembre, che viaggia su un tappeto sonoro di elettronica e synth, in cui la musica diventa un perfetto incontro tra melodia e parola. Dopo la hit Blu (certificata doppio platino), Elisa è tornata a duettare con Rkomi nel nuovo singolo Quello Che Manca, un brano ad alto potenziale radiofonico. «Ci siamo conosciuti grazie a Blu, una canzone che è piaciuta talmente tanto che ne abbiamo fatto una seconda parte», ha scritto sui social Elisa. «La nostra collaborazione era destinata a non esaurirsi, le nostre anime e le nostre sensibilità erano destinate a rincrociarsi. Quello che manca è un nuovo episodio della nostra amicizia e della stima che proviamo l’uno per l’altro».
A Tempo Perso e la "adeliana" Show’s rollin (che mescola soul, hip hop e rock, con tanto di call & response tipicamente gospel) sono due canzoni speciali per l’artista di Monfalcone, non solo perché sono le tracce che aprono i due dischi del progetto: «A volte serve perdere tempo, che è anche prendersi del tempo», sottolinea Elisa. «A Tempo Perso racconta un momento di vita di un giovane ragazzo con i suoi sogni e le sue fragilità. Questa canzone è per lui, e per tutti quelli che si sentono come lui, e scalano montagne per le strade…Show’s rollin è il sipario che si apre su Back To The Future. Vorrei tornare nel futuro ma vorrei tornarci cambiando qualcosa. Salvando quello che è prezioso e lasciando andare quel superfluo in cui si rischia di annegare, di perdersi». Litoranea e Luglio (quest'ultima con i featuring di Elodie, Giorgia & Rochelle) sono tra i brani migliori del primo disco, due canzoni che hanno la spensieratezza e la freschezza delle migliori canzoni estive: siamo pronti a scommettere che potrebbero diventare due dei singoli più trasmessi dalle radio italiane durante i mesi più caldi dell'anno. L'adrenalinica Palla al Centro in coppia con Jovanotti, con il suo pulsante ritmo elettronico e le sue tastierone ipertrofiche, è un altro potenziale singolo, nel quale Elisa esce dalla sua zona di comfort con grande naturalezza. Chi lo sa è una ballad pop-soul in stile anni Sessanta, ricca di calore e di archi, che piacerà molto agli appassionati di black music. La cantautrice di Monfalcone si mostra a suo agio anche in un brano contemporaneo come Non me ne pento, nel quale canta con uno stile urban/hip hop cadenzato, che ricorda le recenti produzioni di Madame e Mahmood.
Se ascoltassimo per la prima volta alla radio la poderosa Drink to me, un brano intriso di blackness e impreziosito dalle tubular bells, potremmo pensare di trovarci al cospetto di una cantante nera di Chicago o di Philadelphia: una grande prova vocale della cantante triestina, che tanto ama il bianco negli abiti di scena, mentre la sua voce, qui, è decisamente black. In My Mission si sente lo zampino di Andy dei Bluvertigo, mentre la sorprendente Fuckin' Believers è quanto di più lontano potreste immaginare rispetto alle ballad romantiche di Elisa: uno spiazzante mix tra rap contemporaneo e girl pop anni Novanta. La cantautrice ha realizzato in Ritorno al Futuro / Back to the Futureun lavoro variegato e ricco di canzoni riuscite, che, se da un lato consolida il suo ruolo centrale nel mainstream italiano, dall'altro mostra la legittima ambizione di Elisa di poter competere con le artiste pop e urban internazionali, grazie a una voce che, in ambito europeo, ha poche rivali.