Elodie: «Gli stadi non mi spaventano e la trap è come il cinepanettone»

Il quarto Sanremo, un nuovo album in primavera, due film al cinema e due concerti negli stadi in estate. Si preannuncia un 2025 ricchissimo per Elodie, la popstar romana che, da tre-quattro anni, non sta sbagliando una mossa in ambito discografico. Dopo i non esaltanti esordi risalenti al periodo di Amici 2016, Elodie si è presa i suoi tempi e ha stupito tutti nel 2020 con l’album This is Elodie, un progetto ambizioso, con 51 tra autori, produttori e ospiti, concepito come una vera e propria playlist, in cui il suo stile pop-soul si è contaminato con il rap, con l'r&b, con il reggae e con la dance.

E proprio la dance ha caratterizzato maggiormente i suoi due ultimi progetti discografici, l'album Ok.Respira e il clubtape Red Light, sette brani da cub mixati uno con l'altro, pubblicati nel 2023, che hanno costituito l’ossatura del suo ultimo tour nei palazzetti dello sport, una grande festa in musica con luci strobo, abiti sgargianti, spettacolari coreografie e un grande corpo di ballo. Gli ultimi singoli Black Nirvana e Feeling in coppia con Tiziano Ferro hanno ottenuto ottimi risultati sia in radio che in streaming, facendo aumentare l’hype per il suo prossimo album, atteso in primavera dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Dimenticarsi alle 7. «Questa canzone mostra i miei due lati del carattere», ha dichiarato la cantante romana nell’incontro con la stampa. «Il lato drammatico, di quando mi deprimo a casa indossando una vestaglia chic, e il lato più leggero, legato alla discoteca e al ritmo. Mi piace definirla una ballata sotto cassa, un brano incalzante ma melanconico, tra pop anni 60 ed elettronica, che mi permetterà di utilizzare una vocalità diversa rispetto ai miei ultimi progetti».

Nel 2025 la attendono i suoi primi concerti negli stadi (l’8 giugno a San Siro e il 12 al Maradona di Napoli), un banco di prova impegnativo a cui, in genere, gli artisti arrivano dopo decenni di carriera: «Annunciare gli stadi è stato un azzardo, lo so, ma ho costruito tutto azzardando, a me le sfide piacciono e non mi spaventano, mi piace l’idea di show e di grandiosità nel significato più puro. Abbiamo fatto le prime riunioni per capire come strutturare lo spettacolo, avrà quattro atti in cui mi racconto in altrettanti modi diversi. Mi sento tante donne contemporaneamente e lo racconterò nel live. Vorrei raccontare anche come ho iniziato, quello che ho fatto ad Amici e il primo Festival di Sanremo. Avrò degli ospiti, ma non li abbiamo ancora decisi». A proposito del nuovo album, atteso in primavera, Elodie ha dichiarato che sarà «più aggressivo, sia nelle sonorità che nei testi, e più orientato su funky, ’r’n’b e soul. Volevo canzoni che fossero più allineate con il mio approccio alla vita e con il racconto di me stessa». Il 2024, che sta per chiudersi, è stato un anno ricco di soddisfazioni per lei, non solo in ambito musicale, in cui ha preso parte all’iconico calendario Pirelli, ha debuttato come doppiatrice in Mufasa: Il re leone della Disney, ha recitato nel film drammatico Fuori di Mario Martone («sono stata spiazzata dalla scelta di Mario Martone di volermi in questo cast, accanto a due grandi attrici come Valeria Golino e Matilda De Angelis») e nel thriller Performance di Lucio Pellegrini ed è diventata ambasciatrice di Save the Children, portando avanti il progetto “Prendersi Cura” per contrastare la povertà educativa nel quartiere Quartaccio di Roma dove è cresciuta.

Un anno intensissimo, in cui ha realizzato anche il sogno di duettare con Tiziano Ferro in Feeling: «Sono andata fino a Los Angeles per convincerlo, l’ho praticamente costretto a fare un pezzo insieme: per me era importantissimo riuscire a duettare con un artista così importante, sono cresciuta con le sue canzoni. Ho imparato che, quando sorrido, spesso ottengo ciò che voglio». Elodie è spesso stata al centro delle polemiche per alcune sue dichiarazioni “politiche”, ma la cantante non sembra troppo turbata dalle critiche: «Chi mi critica non sa chi sono: “Stai zitta e canta, tanto sei sempre nuda”. Mi diverte provocarli e le offese non mi arrivano più addosso come una volta». E a proposito di polemiche, la cantante romana ha espresso la sua opinione anche sul “caso” Tony Effe: «La trap è un fenomeno di massa, c’è chi fa la trap con stile e altri meno, non tutti hanno la stessa bravura e io ascolto soltanto quelli bravi. È un po’ come il cinepanettone: fa grandi incassi, ma non sempre è riuscito. L’arte però deve essere libera e la censura è orribile. Comunque è bene ricordare che stiamo parlando solo di canzoni, non di qualcuno che scende in strada col machete in mano».


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