Musica
January 08 2024
La maggioranza dei critici e dei giornalisti musicali concordano su una data per indicare la nascita del rock: 5 luglio 1954. Un giovanissimo e allora sconosciuto Elvis Presley, fresco di diploma, si trovava nei Sun Studios di Memphis insieme al chitarrista Scotty Moore e al bassista Bill Black, quando i tre ebbero l’intuizione di stravolgere That’s all right, un blues di Arthur Crudup, in qualcosa di assolutamente nuovo e travolgente. Il produttore Sam Phillips ebbe un sussulto e chiese ai tre di rifarla da capo, in modo da inciderla su vinile. Era nato il rock & roll, rielaborando blues e country, musica bianca e nera, con una buona dose di spontaneità e di sfrontatezza.
Elvis in seguito è diventato il Re, ha venduto 500 milioni di dischi, la sua casa di Memphis è ancora oggi una delle attrazioni più visitate degli Stati Uniti, i suoi dischi e le sue raccolte continuano a vendere migliaia di copie ogni anno, generando un fatturato degno di una multinazionale. Ma ciò che resta, al di là di tutto, sono le sue canzoni: da Heartbreak hotel a Suspicious mind, passando per Hound dog, Don't be cruel, Love me tender e Jailhouse rock, le sue versioni di canzoni scritte e già interpretate da altri artisti restano quelle definitive e insuperabili per pathos e intensità. Negli anni Sessanta Elvis si divise tra musica e cinema, anche se i suoi film, non proprio memorabili, erano soprattutto un pretesto per mettere in luce le sue splendide canzoni. Il matrimonio con Priscilla Presley del primo maggio 1967, da cui è nata l'unica figlia Lisa Marie (recentemente scomparsa), sembrava una favola hollywoodiana, ma senza lieto fine: il divorzio con la donna nel 1973 e gli impegni musicali troppo pressanti, imposti dal discusso manager (il "colonnello" Tom Parker, che in realtà si chiamava Cornelis van Kuijk e non era un colonnello) portarono Elvis in uno stato di depressione, peggiorato dal mix di droghe, psicofarmaci e alcolici. Nonostante il suo stato psicologico e i suoi problemi di salute, il Re del Rock continuò a produrre album e a esibirsi a Las Vegas fino al giorno della sua morte, il 16 agosto 1977, un vero shock per milioni di fan in tutto il mondo.
Tra gli innumerevoli record del Re del Rock, ci fu anche quello del primo concerto in mondovisione, Aloha from Hawaii Via Satellite, registrato dal vivo il 13 gennaio del 1973 a Honolulu. Il concerto fu ripreso e trasmesso in mondovisione in oltre 40 Paesi e fu visto da un miliardo e mezzo di persone. Un mese dopo la RCA pubblicò il doppio album, forse il migliore per accostarsi alla magia delle sue esibizioni, che è stato recentemente rimasterizzato e pubblicato in un cofanetto da collezione.
Oggi Elvis Presley avrebbe compiuto 89 anni e per molti il cantante sarebbe ancora vivo da qualche parte sperduta del mondo a godersi la meritata pensione e i milioni di dollari guadagnati: quello che è certo è che la sua stella non ha mai smesso di brillare, anzi. È di pochi giorni fa la notizia di un suo tour virtuale a Londra, a partire dal novembre del 2024, sotto forma di ologramma. Dopo il clamoroso successo di Abba Voyage e il probabile successo del futuro tour dei Kiss in versione ologramma, ora sarà la volta anche del Re del Rock, che, dopo la capitale inglese, continuerà il suo tour virtuale in 3D anche a Las Vegas, Berlino e Tokyo nel 2025. Elvis Evolution utilizzerà l'intelligenza artificiale e la proiezione olografica, la realtà aumentata e la musica dal vivo per ricreare un evento difficilmente distinguibile da un concerto in carne e ossa.
"Sarà una gioiosa celebrazione della vita di Elvis; dell'uomo, della musica e della sua eredità culturale", ha detto a Reuters Andrew McGuinness, fondatore e amministratore delegato di Layered Reality, la società di intrattenimento immersivo che ha sviluppato lo spettacolo. I visitatori verranno accompagnati in un viaggio da Tupelo, Mississippi, dove Presley è nato nel 1935, a Memphis, Tennessee, sede di Graceland, fino a Las Vegas. Per rendere più realistico l'ologramma di Elvis, la compagnia britannica Layered Reality, tramite un accordo con Authentic Brands Group (che gestisce il ricco brand del cantante), ha avuto accesso a migliaia di foto personali della star e ore di home-video per creare le nuove performance utilizzando l'intelligenza artificiale.
Nel 2022 e nel 2023 ben due film ad alto budget hanno ripercorso le vicende umane e artistiche di Elvis: l'elettrizzante Elvis di Baz Luhrmann che, nonostante le 8 candidature, non ha vinto nemmeno un Oscar (un vero scandalo, secondo chi scrive); il meno riuscito Priscilla di Sofia Coppola. Mentre il primo si concentra soprattutto sul tormentato rapporto tra Elvis e il Colonnello Tom Parker, il secondo racconta prevalentemente la storia di Priscilla Presley dai 14 ai 29 anni, il periodo della sua vita condiviso con il Re del Rock, seguendo il filo del libro autobiografico scritto dalla donna. Di Elvis del 2022 restano negli occhi la regia ricca di virtuosismi di Baz Luhrmann, l'interpretazione straordinaria di Austin Butler e la scintillante colonna sonora, che mixa in modo sorprendente le canzoni originali di Presley con sonorità elettroniche e rap.
Per chi volesse rivivere dal vivo la magia delle canzoni del Re del Rock, dopo il successo in Austria ed Ungheria torna finalmente in Italia Elvis The Musical (dall'11 al 14 gennaio al Teatro Brancaccio di Roma, per poi attraversare tutta la Penisola), lo spettacolo diretto e scritto da Maurizio Colombi che ha debuttato nel 2017, nel quarantennale della scomparsa di Elvis Presley. In poco meno di due ore, il tribute-musical ripercorre la biografia di Elvis, attraverso un periodo storico di oltre quattro generazioni dagli anni ‘50 fino agli anni ‘70, con brani immortali come Jailhouse Rock, It’s now or never, Suspicious Mind, My Way, That’s all right mama, Always on my mind e tanti altri sempre attuali e vivi nella memoria comune, tra foto e video originali dell’epoca. La regia e l’ideazione sono di Maurizio Colombi (regista di grandi successi come Peter Pan, Rapunzel, La Regina di Ghiaccio), la direzione musicale è di Davide Magnabosco e le coreografie sono di Rita Pivano, mentre Elvis sarà interpretato da tre attori: Teresa Morici (Elvis bambino), Manuel Di Santo (Elvis giovane) e Ivan De Carlo (Elvis dal 1968 al 1977). Insomma, nel 2024, a quasi cinquant'anni dalla sua scomparsa, la musica di Elvis è più viva che mai.