Televisione
October 13 2014
Non è facile restare sull’onda del successo per trent’anni di fila. Tra orde di improvvisati, meteore di passaggio e presunti famosi incapaci di gestire stress e popolarità, Emanuela Folliero è quasi un caso da manuale. Profilo basso, zero gossip spinto, poco spazio alle chiacchiere inutili e tanto lavoro: così si è conquistata sul campo la fama di professionista incallita e da quasi tre decenni resiste agli scossoni televisivi, schivando colpi bassi e colleghe rampanti. Questa mattina debutta su Rete 4 con la seconda edizione di Sai cosa mangi? (prodotto da Bruno Frustaci e Alessandro Carpigo per Sunshine Pictures; scritto da Germana Valentini, Tommaso Cennamo e Mariagrazia Spalluto), dal lunedì al venerdì alle 10 e 40, il programma di approfondimento su benessere e alimentazione.
Emanuela, raccontaci le novità di Sai cosa mangi?.
Ogni puntata sarà monografica su un alimento e spazieremo dall’olio allo zenzero, dal Grana Padano alle bacche di Goji. Nelle cinquanta puntate partiremo da un elemento base della nostra alimentazione, approfondendo col supporto dei professori dell’Università romana di Tor Vergata.
In ogni puntata creerai anche un prodotto di bellezza, vero?
Esatto. Con Mariagrazia Spalluto, docente del Master di Medicine Naturali, realizzeremo un prodotto di fitocosmesi totalmente naturale. Io li chiamo gli “intrugli”.
Hai provato queste creme?
Ho provato diverse cose, sì. Con gli ingredienti che abbiamo a casa si possono fare molte cose mantenendo attive le proprietà organolettiche dei prodotti. E’ interessante.
E poi ci sarà spazio anche alle ricette degli chef.
Realizzeranno dei piatti partendo dall’alimento della puntata, con gli chef di alcuni importanti ristoranti italiani e alcun ex concorrenti di MasterChef.
Segui i programmi di cucina in tivù?
Mi diverte molto MasterChef Junior. Lo farei fare anche a mio figlio Andrea, se avesse la passione per la cucina. E poi seguo Cucine da Incubo, perché mi piace Ramsay.
Veniamo a te. Nel 2015 festeggerai i 50 anni: come fai a mantenerti così in forma?
(ride) A differenza di altre colleghe, che tornano indietro con l’età, non ho problemi a parlarne. Ma non mi chiedere consigli perché non ne ho: non faccio sport e per il momento reggo. Ho la fortuna di nascere magra ed è un bel vantaggio: non faccio diete per dimagrire, piuttosto seguo un regime alimentare per stare bene e avere energia. Sai cosa mangi? è in linea con quello che mi piace.
Lo sai di essere una delle milf più desiderate dagli italiani?
Ho scoperto da poco cosa sono le milf. Non sono molto pratica di Twitter e continuavo a ricevere tweet di cui non capivo il senso: poi ho cercato su internet il significato e mi sono fatta una risata. Finché non si scade nella volgarità, mi fa piacere.
Il tuo calendario ancora spopola sul web.
Lo rifarei. Non me ne sono pentita: non avevo bisogno di essere lanciata perché l’ho fatto in un periodo di grande successo, durante il quale conducevo molto più di adesso. C’era un team fantastico, un fotografo internazionale e il risultato finale è stato molto bello.
Hai alle spalle quasi trent’anni di carriera senza inciampi. Qual è il segreto per durare nel tempo?
La formula magica non esiste. Pensandoci, se tornassi indietro non so se rifarei questo mestiere. Ho studiato per farlo, non sono arrivata impreparata anche perché quando ho iniziato io i provini erano veri: o sapevi fare o restavi fuori. Sono sempre stata seria, non ho mai rotto le scatole e ho saputo conquistarmi la fiducia delle persone. Ho preso il treno giusto, ecco. E' più facile arrivare che restare.
Tracciando un bilancio della tua carriera, hai più dato o ricevuto dal tuo lavoro?
Il bilancio è positivo. La bilancia segna il pareggio.
Se avessi sfruttato il gossip, la tua carriera ne avrebbe giovato?
Avrei avuto più visibilità, senza dubbi. Ma la mia vita privata è sempre stata nascosta, ho puntato sul profilo basso per responsabilità verso la mia famiglia. Un altro difetto è di non aver mai frequentato i colleghi al di fuori del lavoro o essere stata troppo mondana: le pubbliche relazioni fanno molto in questo lavoro.
Ti secca essere etichettata come “il volto storico di Rete 4”?
No, devo tutto alla mia rete. Però rido quando incontro miei coetanei che mi dicono: “Ti vedevo quand’ero piccolo”. Ma se abbiamo la stessa età, com’è possibile? I miei cameraman mi accolgono dicendomi “ecco la nostra unica annunciatrice”: per forza, sono rimasta solo io. Gli amici scherzando mi chiamano Nicoletta Orsomando e per me è un onore perché lei è un pezzo di storia della tivù.
Ti manca un programma in prima serata?
Certo che mi manca. Mi manca l’ansia e l’adrenalina, anche se adesso sarebbe difficile perché le aspettative di share e pubblicità sono alte. Però presento tante convention, che per me sono come delle prime serate: è una palestra e lì viene fuori il mio lato “cazzaro”, sfogo l’ironia che in tivù non posso esprimere perché il contesto non me lo consente.
C’è un genere che ti piacerebbe condurre?
Il talk, che ho già fatto in passato: è nelle mie corde, mi assomiglia. Infatti mi chiamarono per fare un provino per Mattino 5.
Qualche mese fa circolò il tuo nome come possibile conduttrice dell’Isola dei famosi.
Richiesta mai pervenuta. La condurrei, ma non la farei da concorrente. Mi piacerebbe invece fare Ballando con le stelle.
E’ vero che hai girato il numero zero di un talent per bambini?
Più che un numero zero è stata una serata che ora è stata “prodotta” e montata per essere presentata a diverse emittenti. E’ un format che ha come protagonisti bambini dai 6 ai 10 anni, con esibizioni che spaziano dal canto al ballo, dalla magia all’hip hop. Mi diverte molto lavorare con i bambini…da quando sono madre, prima no (ride).
Per quale proposta molleresti Mediaset?
Io continuo a credere in Mediaset. Potevo far scadere il contratto e guardarmi in giro, ma mi trovo bene e sinceramente preferisco rimanere dove sto, visto che sono una milf e non più una ragazzina (dice ridendo). Scherzi a parte, vorrei fare sempre di più la produttrice, cosa che faccio da qualche anno con molto piacere: mollerei la conduzione solo per dedicarmi al dietro le quinte. Così potrei evitare di truccarmi.