Vista posteriore della new entry nella nostra dotazione tecnica. Si tratta del Belluno II, il nuovo paraschiena a gilet della tedesca Büse. La prima cosa che salta agli occhi, trovandosi di fronte al prodotto è la sua estetica. Molto gradevole. Un dato evidente quanto scontato, vista la sua destinazione d'uso, che lo rende pressoché invisibile.
La particolare ergonomia lo rende molto confortevole, anche se, lo spessore non extra-small della parte posteriore e la presenza dello strato anteriore a cui è collegato, rende obbligatorio - prima dell'acquisto - provarlo indossato al di sotto della tuta, pena rischiare poi di ritrovarsi ingolfati in un ensamble troppo stretto e quindi scomodo.
Capace di ottenere i migliori risultati tra tutti i concorrenti d'Europa nelle prove d'urto, Belluno II assseconda le normative previste dalla direttiva EN 1621-2, quella che cioè rigaurda i paraschiena che possono essere staccabili o incorporati nei giubbotti o nelle tute. Tale norma definisce le caratteristiche che i paraschiena per motociclisti devono possedere - in particolare le dimensioni minime delle protezioni - nonchè i requisiti di prestazione e i dettagli dei metodi di prova, fornendo anche tutta una serie di indicazioni in merito alle caratteristiche dimensionali, ergonomiche e di etichettatura.
Scheda tecnica alla mano, l'apparato protettivo posteriore è realizzato in un materiale multistrato visco-elastico con schiuma ammortizzante a forma di V per una maggiore protezione delle scapole. Prevede inoltre la protezione del coccige.
Tutte le protezioni sono removibili e la cintura integrata è in neoprene traspirante con velcro per la regolazione in vita.
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