Comunità energetiche rinnovabili, vantaggi e prospettive dell’energia a km0 di Enel

In sigla si dice CER, per esteso Comunità Energetiche Rinnovabili. Ne avete sentito parlare? Sono associazioni di enti pubblici, cittadini, attività commerciali o imprese PMI che decidono di dotarsi di impianti per la produzione e la condivisione di energia pulita purché siano collegati alla stessa cabina primaria di distribuzione dell’energia elettrica. Obiettivo: fornire benefici economici, sociali e ambientali agli iscritti, nel territorio in cui si trovano. L’Unione Europea tutela e promuove lo sviluppo di CER e l’Italia ha predisposto al riguardo un quadro normativo dedicato, a cui si agganciano una serie di agevolazioni.

Contro la povertà energetica

Le CER sono incentivate come strumento fondamentale la transizione verso l’energia pulita. Alle Comunità sono associati anche benefici sociali perché il regolamento consente di distribuire, sotto forma di bonus economico, quota-parte degli incentivi anche ai soci consumatori che mettono “a disposizione” i propri consumi, infatti, ogni membro utilizza l’energia generata dall’impianto, nelle ore in cui esso produce, traendo un vantaggio e alleggerendo la bolletta. Per questo motivo, lo strumento può essere considerato come una forma di presidio contro la povertà energetica, per quei cittadini e famiglie in difficoltà e che non hanno la possibilità di installare un impianto per conto proprio.

Enel abilitatore integrato

In molti Paesi del nord Europa, le CER sono una realtà diffusa che vive una forte crescita.E in Italia? L’incentivo CER è disponibile a partire da aprile 2024, e a novembre risultano già oltre 450 le richieste di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso, di cui circa la metà già ammesse, per una potenza complessiva di 65 MW. Nell’Electricity Market Report, il Politecnico di Milano stima che saranno presto 1,2 milioni gli italiani connessi in comunità di produzione e autoconsumo.

In questo contesto, Enel si propone come abilitatore integrato, offrendo servizi per l’intero ciclo di vita della CER, dalle fasi iniziali fino al suo esercizio nel tempo, aiutando imprese, pubbliche amministrazioni e privati cittadini, con un’offerta di servizi pensati appositamente per soddisfare le diverse esigenze delle Comunità. Il Gruppo Enel affianca i propri clienti nella realizzazione e sviluppo degli impianti rinnovabili di piccola taglia (<1 MW), li supporta per il loro inserimento all’interno di una Comunità Energetica e fornisce soluzioni dedicate alle CER per supportare anche l’adesione di consumatori privati e piccole e medie imprese. Possono affidarsi a Enel anche pubbliche amministrazioni interessate a sviluppare una Comunità Energetica, con soluzioni chiavi in mano, dallo sviluppo alla realizzazione degli impianti, fino al supporto per l’inserimento in CER e per il popolamento dei consumi, essenziali per poter maturare l’incentivo. Oggi Enel supporta già 19 configurazioni CER, per un totale di 22 MW d’impianti fotovoltaici, eccone alcuni esempi.

Configurazione Remer di San Benedetto del Tronto

La società Remer di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) ha ormai un secolo di storia, ma ha mantenuto l’approccio che l’ha portata a essere uno dei player italiani più importanti nel settore della realizzazione di funi d’acciaio, combinando tradizione e innovazione, a tutto tondo. Per questo l’azienda ha deciso di affidarsi a Enel per realizzare un impianto fotovoltaico, che successivamente è stato inserito in una CER del territorio.

È stato realizzato un impianto a tetto da 1 MW, da 2.200 pannelli fotovoltaici, che produce circa 1.200 GWh annui, di cui quasi la metà immessi nella rete di distribuzione elettrica. La CER ha aperto le adesioni da parte dei membri consumatori a luglio 2024, per una platea di circa 400 consumer, fra consumatori residenziali e piccole e medie imprese. Un esempio virtuoso, in cui chi ha realizzato l’impianto beneficia dell’incentivo CER a lui dedicato, così come anche i membri consumatori della comunità che ottengono il loro beneficio CER direttamente in bolletta.

Conad Smart Space Casamarciano

A Casamarciano, in provincia di Napoli, c’è chi ci ha visto lungo sul piano energetico. Già con il cosiddetto regolamento CER 1.0, prima ancora della pubblicazione del decreto CACER del 2024, il supermercato Conad del centro commerciale “Smart Space” ha permesso la predisposizione di una configurazione CER grazie a un impianto da 99 kW, costruito sul tetto del centro commerciale. L’impianto immette più di 100 MWh all’anno che, tramite i consumi di varie piccole e medie imprese nelle vicinanze, generano benefici dal 9 aprile 2024.

Così facendo, si crea un duplice vantaggio: il proprietario dell’impianto ottimizza il suo investimento, ma allo stesso tempo permette ai negozi del centro commerciale aderenti alla CER e ad altri esercizi locali di beneficiare dell’incentivo legato ai propri consumi energetici.

Collino di Todi

In Umbria, terra di grande vocazione agricola e vinicola, l'energia pulita costituisce un ponte tra tradizioni e futuro. È questo il caso del Wine Resort Roccafiore, situato nel comune di Todi, che ha costruito nella propria tenuta un impianto fotovoltaico da 1 MW con moduli verticali. L’impianto è interamente a disposizione della CER attiva sul territorio che ha dedicato ad esso un'apposita configurazione nella cabina primaria di riferimento, che redistribuisce i benefici economici localmente.

L'obiettivo non è solo produrre energia pulita, ma anche stimolare la comunità circostante. In questo percorso, la collaborazione con Enel è stata fondamentale. Ora che l'impianto ha iniziato a produrre, la CER ha aperto le adesioni, per cui possono aderire cittadini e piccole e medie imprese che consumano energia sul territorio del Comune di Todi e zone limitrofe. In numeri, parliamo di oltre 1000 membri consumatori, tra residenziali e commerciali, che potranno così beneficiare degli incentivi.


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