Enrica Guidi: con Filippo Timi risolvo “I delitti del Bar Lume”
Delicata, gentile ed elegante. Oggi diamo spazio a Enrica Guidi giovane attrice che ha fatto innamorare tutti nella serie “I delitti del Bar Lume”. tenetela d’occhio, ne sentirete parlare…
Raccontaci in poche righe chi sei, cosa hai fatto e cosa stai facendo?
Sono una ragazza cresciuta all’aria aperta, per strada; sono cresciuta tra Rosignano e Castiglioncello, uno splendido posto di mare nella provincia di Livorno. D’inverno non c’è quasi niente da fare ma d’estate come ogni cittadina di mare si popola e una passeggiata sul lungomare, in pineta, un gelato avevano il sapore dell’avventura. Sono una ragazza innamorata dell’Amore, ho bisogno di esprimere l’Amore che ho dentro. Non sopporto l’ipocrisia, l’abuso di potere,la lotta tra gli uomini, perché tutti hanno le proprie debolezze, e invece di sostenerci, che sarebbe per tutti più semplice, l’individualismo ci rovina. Sono un’attrice in evoluzione che ha molta voglia di imparare, spero di incontrare e collaborare con grandi maestri per nutrirmi del loro sapere e della loro esperienza. Dopo essermi laureata in Scienze Motorie a Firenze, mi sono trasferita a Roma a studiare recitazione; il primo progetto importante è stato “I Delitti del Barlume”. Ho da poco terminato uno spettacolo teatrale, da gennaio arriveranno nuovi impegni ma aspetto a parlarne.
Il cinema italiano non è nel momento più roseo della sua storia, com’è nata la voglia di diventare un’attrice e come vivi questa nuova era?
Più che il cinema italiano, l’Italia non è nel suo momento più roseo; ma credo nel “gioco di squadra”, nelle nuove idee, nella forza, nell’energia e nella voglia di fare. Adoro ogni forma d’espressione; fin da piccola studio danza e crescendo mi rendo conto che mi manca la parola; dunque trovo più completezza con la recitazione. Recitare mi aiuta a superare la mia timidezza, le mie insicurezze; mi permette di non nascondere e reprimere una folle e ingenua voglia di giocare; mi fa sentire viva. Recitare porta a guardarsi dentro, nella profondità, nell’anima del personaggio e dunque della persona. Come dice Rousseau “ Il mondo della realtà ha i suoi limiti; il mondo dell’immaginazione è sconfinato.” Mi piace sconfinare.
La più grande soddisfazione lavorativa della tua vita?
”I Delitti del Barlume” perché è la prima vera e propria esperienza lavorativa. Ed è stata una grande soddisfazione perché ho letto su internet un annuncio nel quale cercavano un’attrice toscana e atletica: toscana lo sono per l’atletica era ora di sfruttare la laurea in Scienze Motorie. Invio foto e curriculum e mi chiamano per un primo provino, un secondo, un terzo, un quarto; emozione e adrenalina crescevano a livelli esponenziali. E poi scopro il privilegio di collaborare con il regista Eugenio Cappuccio, un genio; e un cast di attori dal quale ho solo potuto imparare: Filippo Timi è letteralmente unico, Carlo Monni, una forza della natura, insomma, come disse il “vecchietto” Atos Davini, tutti pezzi da novanta! Dunque una grande ed esaltante esperienza formativa.
Racconta il tuo personaggio per chi ancora non avesse visto nulla.
Tiziana è la giovane e avvenente collaboratrice di Massimo(Filippo Timi), che aiuta il proprietario del bar nella gestione del locale. E’ una grande lavoratrice, molto attiva, è una ragazza di provincia che incarna la bellezza o meglio la gioventù e la spontaneità con un pizzico di malizia; riesce a rendere quasi tutto più lieve,è dinamica, leggera, dimostra di avere sensibilità femminile, attenua i toni perché caratterialmente è accomodante anche se talvolta opportunista. Tiziana è un personaggio che vive due vite, una di ragazza del popolo che lavora, con i suoi progetti di vita, d’amore, le sue speranze, le sue illusioni e di conseguenza delusioni ed un’altra a sua insaputa, vita onirica nella testa di questa piccola comunità, di questo microclima del bar; tra i sognatori quello più condizionato sarà il proprietario Massimo.
In che zona della toscana è girato “Bar Lume” la curiosità mi divora, ho scommesso con degli amici…
“I Delitti del Barlume” sono stati girati all’Isola D’Elba, principalmente a Marciana Marina.
La tua scena di nudo sul bancone, ti prego sii sincera, erano davvero le mani di Timi? Ma soprattutto, quanto è pazzo il tuo fidanzato Marchino?
Lo lascio alla fantasia degli spettatori.. del resto la meraviglia del cinema è far sognare! Il personaggio di Marchino è caratterizzato molto, un po’ sopra le righe ma rende bene l’idea. Mi sono divertita tantissimo a girare le scene con lui,c’era sintonia e veniva perfettamente esaltata l’ironia toscana.
A quale attrice del passato ti ispiri?
Mi piacie molto Dominique Sanda, algida, misteriosa, musa ispiratrice dei talenti del cinema d’autore italiano degli anni 70, che ha interpretato personaggi ambigui,tormentati, non facili ma affascinanti. E mi piace Debra Winger che nasce con una carriera di stunt-woman per poi affermarsi come attrice; attrice di metodo, versatile, passando dalla compagna di avventure di Wonder Woman a una bella operaia (Ufficiale Gentiluomo), dalla commedia al drammatico e al film d’autore (Il tè nel deserto). Una vita vissuta intensamente anche se negli ultimi anni ha preferito dedicarsi a strade parallele.
A quale attrice nel presente (ti hanno mai detto che assomigli un casino a Maya Sansa)?
Adoro Stefania Sandrelli, sarà perché toscana come me, una donna fresca, libera, un mix di sensualità e ingenuità che la rende affascinante. Ha lavorato con grandi registi italiani ( Bertolucci, Scola, Monicelli) e stranieri (Bigas Luna,Claude Cabral). Stefania vive pienamente la sua vita, si rinnova e si ritrova perfetta nelle vesti di figlia,madre, moglie e nonna; una donna mitologica.
Tu non hai un profilo twitter e quindi quest’intervista è un mezzo per costringerti a promettere che entro brevissimo ne aprirai uno e che soprattutto pubblicherai quest’intervista. Prometti?
Promesso.
Sei felice?
Si.
(Credits foto: Raffaele Provinciali)
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