Economia
February 21 2014
Sono novità che faranno la gioia di molti contribuenti morosi quelle che arrivano dal Senato. L’Aula di Palazzo Madama ha infatti approvato un emendamento che in un colpo solo offre due diversi benefici a tutti quei cittadini alle prese con cartelle esattoriali arretrate. Innanzitutto la nuova misura prevede che siano allungati i tempi della sanatoria prevista per le cartelle di Equitalia. In un primo momento infatti il termine era stato fissato per il 28 febbraio, ora invece ai contribuenti viene offerto un mese di tempo in più per mettersi in regola. La nuova scadenza è stata infatti fissata per il 31 marzo prossimo, per la soddisfazione di tanti cittadini morosi.
EQUITALIA, ECCO COME PAGARE DI MENO
Le novità però non finiscono qui. E’ stato infatti anche allargato il perimetro dei ruoli arretrati per i quali sarà possibile usufruire della sanatoria. Nel decreto originario infatti si parlava solo di cartelle esattoriali, quelle che per intenderci hanno a che fare in particolare con Equitalia. Ora invece si è deciso di permettere la regolarizzazione anche per tutte le cosiddette ingiunzioni fiscali, strumento di riscossione alternativo al ruolo, che viene adoperato soprattutto dagli enti locali e in particolare dai Comuni. In questa maniera ai contribuenti che vorranno mettersi in regola sarà concesso l’annullamento degli interessi di mora delle cartelle, indipendentemente dalle modalità di riscossione e indipendentemente dalla società di riscossione che le abbia notificate. Tra l’altro proprio in seguito a questa sorta di equiparazione tra ruoli e ingiunzioni fiscali, è stato deciso l’allungamento dei termini di scadenza della sanatoria, proprio per evitare disparità di trattamento tra contribuenti morosi.
IL FLAGELLO DELLE CARTELLE PAZZE
Ricordiamo ancora poi che la regolarizzazione di eventuali arretrati riguarda tasse non pagate e multe stradali che siano state affidate all’agente di riscossione entro lo scorso 31 ottobre 2013. Per quanto concerne invece le agevolazioni che si ottengono aderendo alla sanatoria in questione, esse sono di due tipi. Innanzitutto viene cancellata dagli importi ancora dovuti la quota riferita agli interessi da ritardata iscrizione a ruolo, che attualmente è fissata nella misura del 4% annuo. Inoltre, al contribuente che decida di regolarizzare la propria posizione debitoria, verranno anche abbonati gli interessi di mora che, dal 2009, sono per legge stabiliti nella misura del 5,2233%, sempre annuo. Insomma, la convenienza c’è, ora toccherà ai cittadini morosi decidere se approfittarne oppure se rischiare multe future decisamente più salate.