Tecnologia
January 04 2023
Addio appuntamenti per l’esame delle urine, provette da riempire e da conservare. Dopo quattro anni di sviluppo, Withings, azienda francese che si occupa di sistemi sanitari connessi, al Ces 2023 di Las Vegas ha annunciato U-Scan, una rivoluzionaria piattaforma di analisi dei biomarcatori domestica. Si tratta di un laboratorio sanitario miniaturizzato che si installa all'interno di qualsiasi water e misura i valori dell’urina trasmettendoli poi a una App caricata sul telefonino.
Mentre uriniamo più volte al giorno, le analisi delle urine vengono solitamente eseguite solo una volta all'anno salvo patologie particolari, mentre con U-Scan mira diventa possibile valutare i biomarcatori nella privacy del bagno casa ogni volta che si vuole. Le cartucce di analisi da mettere nei sanitari sono intercambiabili e progettate per valutare biomarcatori specifici senza la necessità di acquisire campioni esterni. Quindi, con la perfetta sincronizzazione con l'app Withings Health Mate, fornirà una vasta gamma di approfondimenti utilizzabili basati sulle letture quotidiane.
Diverse versioni dell’applicazione consentiranno di monitorare situazioni come il ciclo femminile, l’analisi metabolica dettagliata per chi è sottoposto a dieta, chi è incinta eccetera. Il lettore U-Scan è ricaricabile e progettato per distinguere tra liquido esterno e urina e incanalare automaticamente i campioni per l'analisi. L'urina scorre in modo efficiente verso un ingresso di raccolta grazie al suo design a forma di ciottolo. Una pompa viene attivata quando un sensore termico rileva la presenza di urina, che avvia il viaggio fluidico di un campione all'interno di un circuito.
Dopo la raccolta il campione di urina viene iniettato in una capsula di prova dove la reazione chimica viene letta da un modulo ottico. Al termine di ogni misurazione, il circuito ritorna nella posizione di riposo e il liquido rimanente viene spurgato attraverso uno scarico di scarico. Il sistema viene successivamente pulito ad ogni risciacquo. Il costo dovrebbe aggirarsi intorno a un centinaio di euro. Naturalmente c’è un limite: quel servizio igienico deve essere usato soltanto da una persona oppure il sensore andrà sostituito. Che cosa accadrebbe, infatti, se una persona con patologie come diabete o altro urinasse nello stesso sensore? C’è poi la questione della riservatezza dei dati: e se a leggere sullo smartphone non fosse chi ha prodotto la minzione? Dovremo abituarci a questa nuova forma di minzione tecnologica.