Rastafariani d'Etiopia: foto da Sciasciamanna

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26 gennaio 2017. Bandi Payne, rastafariano e artista della lavorazione del legno di banano, trasferitosi nel 1994, lavora a un nuova nuova creazione nel suo laboratorio a Shashamene, Etiopia.
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Shashamene, Etiopia, 26 gennaio 2017. Susan Hadlum, Valbert McCook e il loro figlio Isaac, una famiglia rastafariana originaria di Coventry (Regno Unito), posano per il fotografo sulla veranda della loro casa.
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Shashamene, Etiopia, 26 gennaio 2017. Una giovane donna rastafariana appartenente alla comunità di Shashamene, in Etiopia.
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26 gennaio 2017. Teddy Dan, artista e musicista rastafariano originario della Giamaica, lavora a un murale sulla facciata della sua casa a Shashamene, Etiopia.
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27 gennaio 2017. Il volto di Bob Marley dipinto su un cartello posizionato lungo una strada della cittadella rastafariana a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. Un uomo rastafariano suona un tamburo usato durante le cerimonie religiose a Shashamene, Etiopia.
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27 gennaio 2017. Una donna rastafariana originaria della Giamaica scherza con un amico all'interno del suo negozio a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. "Charly", un sacerdote della corrente rastafariana Bobo Ashanti, originario dalla Guadalupa, posa per una foto fuori da una chiesa a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. Una chiesa rastafariana dipinta con i colori della bandiera nazionale etiope a Shashamene, Etiopia.
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Shashamene, Etiopia, 26 gennaio 2017. L'ingresso del centro religioso intitolato alle "Dodici tribù d'Israele".
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Shashamene, Etiopia, 26 gennaio 2017. Teddy Dan, un artista e musicista rastafariano originario della Giamaica gioca con il suo cane nel cortile della sua casa, la cui facciata è ricoperta da murales.
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Shashamene, Etiopia, 26 gennaio 2017. Teddy Dan, un artista e musicista rastafariano originario della Giamaica mostra sullo schermo di uno smartphone il video di una sua esibizione.
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26 gennaio 2017. Sister Judah, una rastafariana originaria dell'isola di Trinidad, fotografata fuori dal negozio che gestisce insieme al marito a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. Bandi Payne, rastafariano e artista della lavorazione del legno di banano, trasferitosi qui nel 1994, posa per una foto di fronte all'ingresso della sua abitazione.
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26 gennaio 2017. Teddy Dan, artista e musicista rastafariano originario della Giamaica, lavora a un murale sulla facciata della sua casa a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. Un dipinto raffigurante l'ex imperatore dell'Etiopia, Haile Selassie, su una parete del centro del tabernacolo Nyabinghi a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. Bandi Payne, rastafariano e artista della lavorazione del legno di banano, trasferitosi nel 1994, mostra una delle sue opere a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. Un dipinto raffigurante l'ex imperatore dell'Etiopia, Haile Selassie, all'interno del centro del tabernacolo Nyabinghi a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. Un cartello indica il Centro di ricerca rastafariano nazireo a Shashamene, Etiopia.
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27 gennaio 2017. Una donna rastafariana originaria della Giamaica scherza con un amico all'interno del suo negozio a Shashamene, Etiopia.
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Shashamene, Etiopia, 27 gennaio 2017. Un cartello su cui si legge "L'Africa agli africani" affisso sulla parete di un edificio scolastico parzialmente finanziato da donatori rastafariani.
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26 gennaio 2017. Un avviso esposto all'interno del centro religioso intitolato alle "Dodici tribù d'Israele" a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. Materiale esposto all'interno di un museo rastafariano a Shashamene, Etiopia.
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26 gennaio 2017. Teddy Dan, artista e musicista rastafariano originario della Giamaica, lavora a un murale sulla facciata della sua casa a Shashamene, Etiopia.

Continua il viaggio fotografico alla scoperta dell'Etiopia del fotografo Carl Court (qui il suo reportage dalla Depressione della Dancalia), che con questi scatti ci conduce nella vita quotidiana della comunità rastafariana di Sciasciamanna (Shashamene), la "terra promessa" del movimento sociale e spirituale nato in Giamaica negli anni '30.

Nel 1948 Ras Tafari, salito al trono di imperatore dell'Etiopia con il nome di Hailé Selassié I e riconosciuto dai rastafariani come "re dei re" della gente nera di tutto il mondo, donò un appezzamento di terreno a una ONG impegnata nel consentire agli afro-americani di far ritorno nelle loro terre d'origine.

Su questo fazzoletto di terra di poco più di 2 chilometri quadrati, dal 1963 iniziarono a stabilirsi i primi 12 "coloni" provenienti dalla Giamaica. Nel tempo giunsero ad abitarvi circa 2.000 aderenti al movimento, mentre oggi vivono qui circa in 300, provenienti da Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Giamaica e altri paesi caraibici.

Situata circa 240 chilometri a sud della capitale Addis Abeba, la cittadella - cantata in Exodus da Bob Marley, l'aderente più celebre alla religione rasta - cerca ancora oggi di restare una piccola oasi dove condurre una vita semplice, alla ricerca dell'essenza delle cose. Una quotidianità all'insegna della connessione con la natura, della meditazione e delle letture bibliche, alla ricerca di una maggiore consapevolezza spirituale.

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