News
May 04 2018
The Economist ha appena pubblicato un grafico elaborato da un sondaggio Eurobarometro che, forse, senza la firma del settimanale britannico sarebbe stato immediatamente etichettato come una fake news. Soprattutto in Italia, dove sarebbe stato molto difficile far passare il messaggio che esistono paesi in cui la soglia di tolleranza per i migranti supera l'80 per cneto.
Il Bel Paese, in sest'ultima posizione, si posiziona meglio solo rispetto a Romania, Grecia, Repubblica Ceca, Ungheria e Bulgaria. Solo il 40 per cento degli italiani intervistati ha dichiarato di sentirsi a proprio agio ad interagire con gli immigrati presenti nel paese. Un 50 per cento scarso, invece, ha ammesso di non esserlo, e il restante 10 per cento ha preferito non rispondere. In Ungheria e Bulgaria la percentuale dei tolleranti scende sotto il 20 per cento, quella degli intolleranti sale quasi all'80.
Molto diversi i risultati ottenuti con lo stesso sondaggio in altri paesi europei: in Spagna, Svezia, Irlanda, Olanda e Portogallo la soglia dei "tolleranti" supera o si situa poco al di sotto dell'80 per cento. E in nessun caso gli "intolleranti" superano il 20 per cento.
Per il sondaggio Eurobarometro, essere "tolleranti" significa non avere nulla contro l'idea di ritrovarsi un immigrato come collega, come manager, o anche solo come vicino di casa. La tolleranza diventa ancora più marcata laddove i cittadini si dichiarano disposti ad accettare un immigrato come medico o ad accoglierlo in famiglia a fronte di un matrimonio misto.
Non sorprende quindi come gli indici di tolleranza corrispondano anche alla predisposizione dei singoli paesi ad accogliere più migranti, sottolinea The Economist, ricordando come la Svezia sia il paese che ha accolto il più elevato numero di rifugiati nel corso della crisi del 2015.
A metà classifica, e comunque al di sopra della media europea (una media piuttosto lusinghiera visto che il tasso di tolleranza supera il 60 per cento), ci sono Regno Unito, Francia, Danimarca, Slovenia e Belgio. Al di sotto della media, e sempre con una tolleranza oltre al 50 per cento, troviamo Germania, Finlandia, Lituania e Croazia.
Il sondaggio Eurobarometro non fa altro che confermare qualcosa che, forse, sapevamo già, ovvero che i paesi dove i cittadini sono più abituati a convivere con gli immigrati sono più tolleranti, quelli più omogenei lo sono molto di meno. Una conclusione, questa, che porta The Economist a immaginare che la maggiore esposizione alla diversità possa, nel lungo periodo, generare un sentimento pro-immigrazione più forte nella popolazione locale.
Un'altra conclusione che emerge dal sondaggio riguarda i giovani, e la loro maggiore predisposizione all'apertura, e quindi alla tolleranza, verso tutto ciò che è diverso, soprattutto quando vivono in città grandi e medio-grandi e hanno un livello di istruzione più elevato.